Roma, 10 giu – La Procura di Napoli ha iscritto Claudio Lotito nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di tentata estorsione. Agenti della Digos stanno, in queste ore, procedendo a ispezioni nei locali della Figc e presso l’abitazione del presidente della Lazio.
L’indagine della Procura origine dalla registrazione della telefonata fra Lotito e Pino Iodice, direttore generale della società sportiva Ischia Isolaverde, consegnata da quest’ultimo ai magistrati partenopei. In quella conversazione, fra le altre cose, Lotito si augurava che squadre come il Carpi e il Frosinone non approdassero in serie A, salvo perdere milioni in termini di incassi sui diritti televisivi.
Al di là delle questioni legate al merito sportivo, l’inchiesta ruota attorno alle minacce fatte dal presidente del club biancoceleste di bloccare -per quanto in suo potere- i finanziamenti verso alcune società calcistiche se queste non avessero ceduto alle sue richieste.
L’ennesima vicenda torbida e tormentata nel mondo del calcio non sembra però limitarsi alle sole Lazio ed Ischia. Perquisizioni sono infatti in corso anche nei confronti di Mario Macalli, presidente della Lega Pro, e di Carlo Tavecchio, presidente della Figc. I due non risultato tuttavia indagati.