Roma, 30 mar – Tutte la associazioni ecologiste stanno mettendo pressione sui governi occidentali per spendere enormi somme di denaro allo scopo di ridurre l’inquinamento e “salvare il pianeta” anche a costo di impoverire la popolazione. Questo sebbene le città più inquinate non si trovino in Europa o negli Usa ma proprio nei paesi poveri. Il motivo sta nel fatto che molte realtà in via di sviluppo non abbiano mezzi di trasporto pubblico ma solo automobili che, oltre a congestionare le città inquinano anche parecchio, considerati anche i modelli in circolazione piuttosto vecchi, dunque meno performanti sui consumi e sulle emissioni.
Sierra Leone, in Africa c’è chi prova a inquinare di meno
In Africa questo problema e particolarmente presente ma la buona notizia è che alcuni Paesi stanno cercando di risolvere la questione: tra questi c’e’ la Sierra Leone. Nella capitale di questo piccolo stato africano non esistono mezzi di trasporto pubblico e i pendolari spendono ore ogni giorno fermi nel traffico, al punto da far proliferare i mototaxi che, insinuandosi tra le auto in sosta, cercano di far arrivare i passeggeri a destinazione nel minore tempo possibile. Il governo di questo paese ha acquistato 50 autobus che circoleranno per le strade della capitale Freetown: di questi, 42 sono già entrati in funzione, e anche se il loro numero è insufficiente la loro presenza inizia a portare qualche risultato. A finanziare l’acquisto di questi autobus è stato un fondo della Banca Mondiale che punta a finanziare progetti ecosostenibili in tutti i paesi in via di sviluppo ed e’ un esempio positivo di come di possano aiutare i poveri nei loro paesi e, allo stesso tempo, salvare il pianeta visto che grazie a questi autobus circoleranno meno veicoli inquinanti.
Giuseppe De Santis