Roma, 29 mag – Quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spiegato agli italiani il suo no al governo Conte, con Paolo Savona come ministro dell’Economia, ha dichiarato di avere a cuore il risparmio degli italiani e la risposta dei mercati. Ebbene, con la nomina mattarelliana di Carlo Cottarelli a premier le borse stanno scendendo e lo spread sta volando.
Il differenziale tra Btp e Bund in apertura ha raggiunto quota 262.9, ai massimi da ottobre 2013, poi ha leggermente recuperato, assestandosi sui 256 punti base. Il primo commento sull’impennata dello spread arriva dal leader della Lega Matteo Salvini, che ai microfoni di Radio Anch’io su Raio 1 afferma: “Lo spread a 260… è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo”.
E se lo spread sale, non stanno andando meglio le borse. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha segnato -2,11% a 21.469 punti in apertura e l’All Share si attesta a quota -1,96% a 23.603 punti. Una situazione poco diversa dagli altri listini europei, tutti con segno negativo: Parigi segna -0,64%, Francoforte -0,61%, Londra -0,75%, Amsterdam -0,47% e Bruxelles -0,89%.
A essere penalizzati sono i titoli bancari, che a Milano stanno trascinando al ribasso l’intera borsa. Ubi sta perdendo il 2,33%, -3,86%, Banco Bpm -3,06%, Bper -3,25% e Intesa Sp -2,94%. Sempre più debole l’euro, che scambia con il dollaro a 1,1597.
Alberto Palladino
Spread record dal 2013, Piazza Affari – 2,5%. L'effetto Cottarelli ancora non c'è
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1 commento
[…] poco per volta. A questo giro, invece – così come accadde nel 2011, per inciso – lo spread si è impennato nell’arco di poche ore, un andamento assolutamente anomalo e probabilmente connesso a massicce vendite operate da uno […]