Roma, 27 nov – Giancarlo Magalli, un altro “sovranista all’improvviso”. Non omologato al “politicamente corretto”(imperante salvo rare e coraggiose eccezioni), lo storico conduttore Rai interviene a “Cantiere Italia” parlando di Salvini, sovranismo e Unione Europea. “Matteo Salvini razzista? Direi che è un protezionista. Più che odiare gli stranieri preferirebbe che non venissero. Non li odia in quanto stranieri, ma non vuole che vengano perché sono persone che spesso portano delinquenza, portano disordine. Però il fatto che ogni volta ne dice una la dice più grossa di quella prima e ogni volta aumenta i voti vuol dire che forse non parla proprio nel vuoto. Forse esprime cose che la gente almeno in parte condivide, no?”.
Le parole di apprezzamento espresse da Magalli, hanno colpito Matteo Salvini: immancabile il “retweet” del video in questione. Come immancabili, del resto, sono stati i ringraziamenti espressi al conduttore. Ma Giancarlo Magalli non si è limitato alle “lodi a Salvini”: ha parlato di “sovranismo”, promuovendo la “sovranità nazionale”. Termine “più eroico”, a detta sua. “È la stessa cosa – rispetto al sovranismo – però suona meglio. Invece quando uno dice ‘il sovranismo’ sembra sempre si parli di massoneria, di una cosa segreta. In realtà si fonda sull’amore e il rispetto della propria identità nazionale, sul fatto che non sta scritto da nessuna parte che la sovranità di un popolo debba essere esercitata da un altro popolo”.
Standing ovation quando Magalli critica l’Unione Europea: “Un assieme di popoli addirittura. Che non ci riguardano, che non ci conoscono”, ha poi concluso. È vero che la “Salvini mania”, spesso ossessiva in direzione sia favorevole che contraria, sia il trend del momento. Ma le parole di Magalli, sempre acuto e irriverente, sono un buon segnale: messaggio semplice e diretto. Chissà che non sia anche lui a caccia di qualche posto in vista delle Europee…
Chiara Soldani