Roma, 18 gen – Italiani senza social network. Per lo meno una significativa parte, come riporta l’Ansa. E in curiosa controtendenza – solo appartente, come vedremo – con la “smartphone dipendenza” di cui si trattava proprio ieri.
Ecco gli italiani senza social nel 2021
Italiani senza social nel 2021? Un bel po’, secondo quanto riportato nel Digital Consumer Trends Survey 2021 di Deloitte. Cicra il 22% degli italiani ha infatti smesso di utilizzare – temporaneamente se non definitivamente – una piattaforma social. Il tutto ricavato da un campione di oltre 2mila interviste fatte a persone tra i 18 e i 75 anni. Le cause? Piuttosto precise, secondo l’indagine. Tre in particolare: la stanchezza per i contenuti (il 35%), la presenza eccessiva di fake news (25%) e il timore per la tutela della privacy (21%).
In compenso l’utilizzo dei dispositivi mobili è in crescita, il che spiega forse la parziale “contraddizione” con l’uso degli smartphone, che continuano ad essere usati dal 73% di chi li possiede quotidianamente. Gli smartwatch, in particolare, volano: nel 2017 solo il 10% ne possedeva, nel 2021 questo valore è arrivato al 25%. Inoltre, si registra una fascia di anziani sempre più tecnologici e integrati con l’utilizzo dei dispositivi internet.
L’influenza del Covid
Il Covid, tanto per cambiare, ha influenzato anche il dato sugli italiani e il loro utilizzo dei social. Con le chiusure forzate infatti, molti hanno imparato a usare PC e tablet, ma anche servizi dedicati allo streaming. E cosi la penetrazione dei servizi VoD tra essi è stata superiore rispetto al totale della popolazione. Questo sebbene ci siano diversi dati inferiori a quelli esteri: nel Regno Unito è il 75% la percentuale di chi dispone almeno di un servizio streaming, mentre in Olanda si raggiunge il 73%. Più sotto il Belgio, con un tasso di penetrazione di soltanto il 53% di utenti dichiarati.
Alberto Celletti
2 comments
[…] Sorpresa, gli italiani sono stufi dei social: nel 2021 il 22% non li ha usati […]
Facciamo i nomi dei social sfanculati.
Che sia perché magari molti si sono semplicemente rotti di ascoltare la “voce del padrone” (leggi twitter e facebook) che già sentono abbastanza ai telegiornali e di cui hanno già le palle piene?