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Il sindaco Pd contro l’accoglienza forzata: “Tasse più alte per chi ospita profughi”

by La Redazione
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Ferrara, 5 ago – Controlli mirati di Ausl e Polizia Municipale al fine di accertare l’agibilità delle strutture e il rispetto delle condizioni igenico-sanitarie, insieme a tasse più alte per chi ospita richiedenti asilo. Siamo sì nel profondo Nord, ma il sindaco che ha optato per questa linea dura non è un oltranzista in quota Lega, bensì una tesserata del Partito Democratico.

Lei è Alice Zanardi, da un anno primo cittadino di Codigoro alla guida di una lista civica e membro dell’assemblea nazionale Pd. La città era balzata agli onori delle cronache quando, a ottobre dell’anno scorso, si propose per ospitare i richiedenti asilo che non avevano potuto raggiungere le vicine Goro e Gorino a causa delle barricate alzate dai residenti. Ma oggi scoppia: “È che così è troppo, qui non è un problema di accoglienza, ma di numeri”, spiega la Zanardi. Quanti? A Codigoro erano presenti 58 profughi, che da luglio sono diventati 75 e altri 40 se ne aggiungeranno a breve. La città ferrarese supererà così ogni limite previsto dagli accordi Anci – ministero dell’Interno, che parlano di 2,5/3 profughi massimo ogni 1000 abitanti, parametro che le prefetture interpretano spesso a modo loro.

“Sono stata dal prefetto e ho chiesto che non ne mandassero altri 40 e mi è stato risposto che vista l’emergenza li mettono dove trovano posto, così non va: e tutti i cittadini di Codigoro mettessero a disposizione le loro seconde case dove andremo a finire?”, si domanda, mentre ha già preparato la contromossa: “A partire da lunedì 7 agosto – si legge nella comunicazione ufficiale del provvedimento, diffusa dal municipio tramite facebook – il Comune di Codigoro provvederà ad inviare presso le abitazioni dei privati cittadini elencate come ospitanti profughi personale di Ausl, Polizia Municipale e ufficio tecnico del Comune per effettuare le verifiche in materia di abitabilità. Verrà inoltre allertata la Guardia di Finanza “per i controlli fiscali relativi alla gestione degli immobili della parte ospitante”.

L’obiettivo, spiega il sindaco alla testata online estense.com, è “contenere il numero, non può essere che li mandino tutti qui. Se sforo il patto di stabilità mi danno delle sanzioni, che vadano anche negli altri comuni”. Fra le altre iniziative poste in essere per scoraggiare nuovi arrivi, l’idea “di diversificare le tassazioni per i soggetti ospitanti”, si legge sempre nella comunicazione: “La tassazione è un’ipotesi che sto valutando, chiaramente non al ribasso, non avrebbe senso, se no li incentivo. Sto valutando se la cosa è fattibile, se è nella mia facoltà la farò”.

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Tony 7 Agosto 2017 - 10:39

…se vuole, riuscirà sicuramente a rendere la tassa fattibile.. Quelli del PD sono insuperabili per la ”creazione” di nuove tasse…

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