Roma, 16 feb – “Speranza ha fatto tanto male che abbiamo più morti di tutti in Europa“: parola di Vittorio Sgarbi, che si scaglia contro il titolare della Salute, definito “ministro dell’Umiliazione, un vero comunista“. Ospite a Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete4, il critico d’arte ne ha per tutti. Ma condanna soprattutto i cosiddetti esperti che sparano a vanvera sulla pandemia, seminando il panico. A partire da Walter Ricciardi – “mister lockdown” – il consulente del ministro Speranza. L’ex attore oggi medico che secondo Sgarbi va cacciato quanto prima.
Sgarbi contro l’esponente di LeU: “Più morti di quelli che ha portato Speranza in Europa non ce ne stanno”
“Tutta la linea politica che si è sovrapposta alla linea tecnica – ho sentito persone parlare di cose che non sanno – ha causato quello che stiamo vivendo”, spiega Sgarbi. “Più morti di quelli che ha portato Speranza in Europa non ce ne stanno. Guardo le evidenze”, fa presente il deputato di centrodestra. “Ricciardi ha dato indicazioni contrastanti con quelle di Palù, Bassetti, Zangrillo”, è l’accusa di Sgarbi. Indicazioni raccolte dal ministro della Salute. Ora però basta, visto che c’è Draghi – suggerisce il critico d’arte – “un governo tecnico metta un grande medico che risolva le contraddizioni“.
“Magari fosse un comunista come i cinesi, è un comunista ignorante”
Ma il bersaglio preferito di Sgarbi è l’esponente di LeU “messo lì come quota del suo piccolo partito”. Circa lo stop allo sci, il sindaco di Sutri parla di “provocazione pura da parte prima di Ricciardi e poi ribadita da Speranza”. “Stare all’aria aperta non porta contagio”, così come non lo porta andare a sciare, ricorda Sgarbi. Mentre il titolare della Salute che cosa fa? “Fa ammalare i sani e non cura i malati. La Cina invece ne è uscita totalmente. Ci sono modelli in cui si è vinta la malattia”, fa presente il critico d’arte. “In Italia invece dobbiamo accettare ogni umiliazione. Speranza è un vero comunista, ma magari fosse comunista come i cinesi, è un comunista ignorante“, chiosa Sgarbi.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Attendiamo ancora i dati dei defunti totali in Italia nel 2020, suddivisi per regione, presunte cause e luogo di decesso. Da confrontarsi con almeno dieci anni precedenti! Alla faccia del progresso digitale…. si nasconde molto fottendo tanto!