Roma, 4 gen – Vittorio Sgarbi torna all’attacco di Laura Boldrini. La presidente della Camera, amata dai sostenitori del politicamente corretto e bersaglio preferito di chi non vuole arrendersi al dominio del pensiero unico (anche in campo linguistico), è la vittima designata dell’ultimo video social dell’opinionista. “Avete visto la faccia della Boldrini?”, esordisce Sgarbi, “anzi Boldrina, Boldrini è plurale. Lei è una donna quindi Boldrina. Presidentessa della Camera dei deputati e delle deputate, perché solo dei deputati? Anzi, presidenta!”.
A Sgarbi l’utilizzo di termini come “assessora” o “ministra” proprio non va giù e tira in ballo la recente tirata di orecchie sul tema arrivata da parte di Giorgio Napolitano. “Il presidente emerito Napolitano l’altro giorno ha detto grazie al ministro Valeria Fedeli nuovo ministro dell’Istruzione, non si dorrà se insisto con una licenza che mi sono preso da molto tempo, ovvero quella di reagire alla trasformazione di dignitosi vocaboli della lingua italiana nell’orribile appellativo di “ministra” o nell’abominevole appellativo di “sindaca”. La Boldrini dice che è la sua opinione. La presidenta della Camera dei deputati e delle deputate ci dica chi è lei. Lei è la grammatica? Lei stabilisce che non è giusto chiamare ministro una ministra e sindaco una sindaca? E lei perché si chiama presidente?”.
“Napolitano ha detto una cosa semplice, che i ruoli prescindono dai sessi”, conclude l’opinionista, “il ministro e il sindaco sono persone, che essendo però di genere femminile non diventa persono, persona rimane persona”. Nel finale Sgarbi non delude i sui ammiratori, lanciandosi nell’insulto finale tanto atteso. “Una persona può anche essere un uomo ma tu sei una zucca vuota! Una capra! Non un capro per fortuna…ma perché la capra non è un capro?”.
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Davide Romano