Napoli, 12 gen – Fughiamo subito ogni dubbio a maggio, quando le gambe tremano, la voltata sarà a due tra Napoli e Juventus. Anzi ad essere sinceri l’arrivo sarà in solitaria, con le ultime salite volate via in completa apnea, da parte della Vecchia Signora. C’è un solo ostacolo tra i bianconeri e la manita – non quella rifilata ieri dai partenopei al frastornato Frosinone – l’esito della Champions League. Tra il 23 febbraio, la prima in casa, e il 16 marzo, ritorno in Germania, Allegri&Co. si giocano il tutto per tutto contro il Bayern Monaco. Dopo aver centrato la finale nella scorsa edizione della Coppa dalle grandi orecchie, una dipartita agli ottavi di finale può risultare fatale. Possibilità di passaggio del turno 30%, ma il caso Guardiola sorride alla Mole Antonelliana.
La compagine dalle tre stelle può contare sulle uniche individualità, Higuain a parte di cui parleremo, capaci di spostare gli equilibri. Paul Pogba – nella giornata di ieri inserito nella top 11 FIFA della scorsa stagione, unico giocatore della Serie A – e Paulo Dybala che condividono la stessa classe di talento e di nascita, 1993, con la concretezza di chi gioca già ai piani alti. Basta prendere i fotogrammi della partita di domenica sera al Marassi contro la Sampdoria. Stop di petto e mezza girata, sporchissima, di sinistro che sfiora il palo infilandosi in rete, 0-1 sul tabellone, Pogba in versione George Bellows e i suoi dipinti sulla nobile arte. Concretezza spezza fiato. Dall’altra la pennellata di Dybala per il raddoppio di Sami Khedira, un sinistro chirurgico col contagiri per i piedi del tedesco. Un tracciante disegnato prima nella mente poi nelle geometrie del rettangolo verde.
All’angolo rivale il Napoli, ora in testa alla graduatoria con 41 punti a +2 sulla Juventus. Maurizio Sarri ha messo nel cassetto Rafa Benitez e fa ancora, l’onda lunga dell’influsso, divertire la sua vecchia fiamma Empoli. Ha ridestato da letargo infinito Hamsik, tagliato un vestito su misura a Jorginho e dato le chiavi della città a Reina. Ma la scena è per mister 18 Gonzalo Higuain. Il centravanti argentino ha una media goal da Liga – 18 reti in 19 partite – arrivando a siglare quattro doppiette nelle ultime sei giornate. Fantascienza. Il Pepita, Bayern a parte, è l’unico vero frangiflutti verso il quinto scudetto consecutivo della banda Buffon. Maradona ha dato la sua benedizione, ora anche San Gennaro si sta attrezzando per il miracolo.
Lorenzo Cafarchio