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Sempre meno attività italiane, crescono gli stranieri nel commercio: in 10 anni chiuse 100mila aziende

by Andrea Grieco
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commercio

Roma, 27 feb – Più di 100mila attività commerciali in meno e crescita della presenza di stranieri nel commercio, sia come negozi fisici (+44mila esercizi) sia come numero di occupati (+107mila dipendenti); si riducono drasticamente anche le attività e gli occupati italiani, rispettivamente -138mila e -148mila. Questo lo scenario rappresentato delle analisi dei dati raccolti, tra il 2012 e il 2022, dall’Ufficio Studi di Confcommercio su circa 120 città medio-grandi. I centri storici subiscono i danni maggiori per quanto riguarda la riduzione di attività commerciali, evidenziando così una progressiva desertificazione di quelli che, in passato, erano i punti nevralgici delle varie città.

La desertificazione del commercio un “fenomeno preoccupante”

Secondo Confcommercio, la trasformazione e la riduzione dei livelli di servizio offerto dai negozi in sede fissa “confina con il rischio di desertificazione commerciale delle nostre città” dove, negli ultimi 10 anni, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%). Dall’indagine emerge che la crescita delle attività di alloggio e ristorazione non compensa le riduzioni del commercio, ma modifica in misura rilevante le caratteristiche dell’offerta nelle città e nell’economia in generale. Complessivamente, la doppia crisi pandemica ed energetica sembra avere enfatizzato le tendenze di riduzione della densità commerciale già presenti prima di tali shock. “L’entità del fenomeno non può che destare preoccupazione“, sottolinea Confcommercio.

Le leggi del mercato affossano l’Italia

Il continuo perpetuarsi di politiche economiche neoliberiste, e la continua erosione di sovranità, da parte dei vari governi negli ultimi decenni (la famigerata “agenda Draghi” per ultima) non può che avere come conseguenza l’annullamento di ogni vitalità commercialeinterna e, d’altra parte, le porte spalancate a soggetti commerciali stranieri e multinazionali che vengono in Italia come orde barbare per conquistare. Le leggi del mercato non fanno altro che portare il nostro paese sotto il giogo delle grandi industrie, desertificando completamente il tessuto commerciali di quella che era una delle maggiori potenze mondiali.

Andrea Grieco

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2 comments

Germano 27 Febbraio 2023 - 9:13

Se riuscite a trovare un bar a Milano dove prendere un caffè e che non sia gestito da cinesi, lasciatemi l’indirizzo qui.
Gli alberghi più emblematici in mano all’ebreo Bill Gates e ai fratelli David e Simon Reuben che hanno appena rilevato l’Hotel Baglioni di Venezia.
Gli arabi che comprano le migliori ville centenarie con affreschi di valore inestimabile e gli italiani che fanno la fame pagando le tasse a questi politici ladri pagati dai suddetti, per fare politica a favore della loro setta satanica.

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jenablindata 28 Febbraio 2023 - 3:36

io faccio parte del popolo delle partite iva commerciali….
e sono almeno venti anni,che sta diventando sempre più dura:
sempre più tasse,obblighi,adempimenti,permessi,costi occulti.
sempre meno servizi e sicurezza,
e margini sempre più ristretti.

lo stato è diventato un NEMICO delle piccole partite iva,non ci vuole tanto a vederlo.
e siccome io mi sono rotto le scatole di pagar tasse gratis,
appena riesco a vendere mi metto anche io sul gobbo dei servizi sociali,
come fanno immigrati,criminali,statali,zingari e rdc.

poi quando cadrà tutto a pezzi per mancanza di risorse,
mi rimetterò a lavorare…ma SOLO per me,e
IN NERO.

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