Roma, 28 gen – L’ex cantante dei Pantera, Phil Anselmo, finisce nell’occhio del ciclone per la sua performance al Dimebash 2016, il concerto all-star in memoria di Dimebag Darrell, l’ex membro della band ucciso da uno squilibrato l’8 dicembre 2004 a Columbus, Ohio, mentre stava suonando in un locale con la sua nuova band, i Damageplan. Al termine di “Walk”, uno dei brani più noti dei Pantera, Anselmo ha fatto un saluto romano e ha urlato alla folla il suo “White Power!”.
Il video, messo su YouTube, ha creato diverse polemiche, tanto che alla fine Phil Anselmo è stato costretto a rispondere direttamente nei commenti al video, usando l’account della sua etichetta HouseCore Records: “Ok ragazzi, mi prendo la responsabilità di questa cosa, ma cavolo, stavo scherzando… era uno scherzo fra di noi, perché tutti noi nel backstage abbiamo solo bevuto vino bianco, e quindi ho detto ‘White Power’ perché si parlava solo di quello! Alcuni di voi devono essere meno lagnosi. Ci sono tanti altri coglioni a cui rompere le palle, gente con progetti razzisti molto più seri. Io amo tutti… e odio tutti, e questo è quanto. Niente scuse da parte mia. PHA ’16”.
I Pantera, e Phil Anselmo in particolare, non sono nuovi a polemiche di natura politica: dall’uso ricorrente della bandiera confederata, persino nel loro merchandising ufficiale, a diversi discorsi di natura “razzialista” fatti da Anselmo sul palco e di cui si trova testimonianza in rete, anche se non è sempre facile capire dove finisca la goliardia (e la sbronza) e dove inizi la presa di posizione politica. La replica del cantante alle ultime accuse resta comunque un pugno in faccia ai perbenisti, in puro stile rock’n’roll.