Roma, 12 apr – La vicenda dei “noti fatti” del Romics, con la contestazione che CasaPound ha mosso al fumetto Quando c’era Lvi, disvela qualche meccanismo interessante della società in cui viviamo. Innanzitutto sull’informazione. Prima che venisse diffuso il video, diverse testate parlavano di “assalto”o “raid”. Le persone coinvolte erano “tre” o addirittura “cinque”. Lo stand della Shockdom era stato “devastato”, sedie e tavolini erano stati “lanciati”. Nulla di tutto questo, come si può ben vedere, è successo, ma non fa nulla. Benché video e resoconti differiscano in modo palese rispetto ai fatti del Romics, in pochi hanno notato la discrepanza. Il che la dice lunga sul culto della “trasparenza” che va molto di moda grazie ai grillini: la realtà è che, molto spesso, anche di fronte alla verità evidente ci si riesce a farsi ingannare. Lo stesso vale per la stima dei danni, che, per bocca della casa editrice, è passato da 500 a mille euro nel giro di qualche ora. Ma come può una stima del genere raddoppiare? Non è mica caduto un Dc9, non serve una perizia tecnica internazionale, basta contare i fumetti danneggiati e fare il “conto della serva”.
Sorvoliamo sull’implausibilità di mille, o anche solo 500 euro di fumetti danneggiati con un bicchiere di Coca Cola: vale quanto detto sopra, ormai anche l’evidenza ci è resa inattingibile dalla lobotomizzazione generale. C’è, tuttavia, un altro aspetto che va sottolineato: il nostro rapporto malato (“nostro” nel senso della nostra società) con il linguaggio e la realtà. Le nostre “opinioni”, ormai, sono innalzate al rango di divinità. Guai a chi ce le tocca. Daremmo la vita per difenderle. Anzi, no, per difenderle scriveremmo un post su Facebook dicendo che daremmo la vita. Tutto si può dire, senza conseguenze. Tutto e il contrario di tutto, ovviamente. Ma qualsiasi azione sopra le righe intrerrompa la nostra dimensione esistenziale ovattata ci sconvolge. Quindi un fumetto che inneggia a Piazzale Loreto passa inosservato, un bicchiere di Coca Cola tirato su una pila di fumetti – roba che senza internet non avrebbe guadagnato neanche una breve su un quotidiano locale – diventa un attentato alla libertà d’espressione.
Come se non fosse immensamente più violento un fumetto che, pur scritto da “mansueti” nerd antifà che “non farebbero male a una mosca”, in qualche modo sdogana un immaginario truculento e feroce che ha, quotidianamente, riscontro in una prassi antifascista militante liberticida. Come scriveva il Primato Nazionale ieri, Piazzale Loreto è molto più centrale nell’immaginario antifascista d’oggi di quanto non lo fosse in quello del dopoguerra, dove di quella “macelleria messicana” se ne vergognavano abbastanza. Persino l’antifascismo, che pure non ha mai brillato per esempi di rettitudine, è peggiorato in questi tempi vili. E chiedergliene il conto, in forma goliardica, vale tutti i i 50 euro di danni reali a quelli che l’autore della protesta ha definito “fumetti di merda”.
Adriano Scianca
26 comments
la coca cola può essere colata sulle risme
un fumetto può contere pagine a colore e costare sui 10 euro
una risma può essere contenuta da 10 15 volumi
no 500 1000 euro nette ci sono
Il fumetto costa 3 € compreso il guadagno di shockdom, per fare un danno del genere un bicchiere di coca cola avrebbe dovuto rovinare più di 200 fumetti. No anche a 500 € non ci si avvicina minimamente, a meno che il bicchiere non fosse da almeno 2 litri…
Hasta siempre il fumetto antifa che portera’ le masse alla consapevolezza del pericolo fascista in questo paese.No pasaran grazie al coraggio ed all’abnegazione dell’Armata RossoNerd che armata di “coscienza democratica”, liberta’ di satira su qualsiasi cosa che non siano i soldi, e poca voglia di lavorare, si ingrassera’ di risate multiculturali e multietniche contro i nuovi fascismi. Grazie ai due geni del proletariato , anzi senza prole, ma dotati di grande creativita’ antifascista che hanno resistito eroicamente contro la Coca-Cola, nota bevanda imperialista.
UN grazie a Topolino, Paperino e i Power Rangers ed a tutti i compagni che sostengono questa battaglia per la liberta’ di minchionare contro il fascismo e la…Coca -Cola!
A mio modestissimo parere è stato uno scherzo stupido e di cattivo gusto. Si può essere contrari ai contenuti odiosi del fumetto in questione (fra l’altro esaurito), resta il fatto che i danni sono reali, non importa la cifra, che si parli di pochi spiccioli o di una fortuna. Gesto che condanno, non perchè sia simpatizzante antifa, anzi tutt’altro, ma va contro uno stile che, per come lo vedo io, non dovrebbe porgere il fianco a tali personaggi. Onestamente il soggetto e il movimento ha perso di credibilità ai miei occhi e oltretutto ha fatto della pubblicità gratuita al libello.
Hai ragione. Apriamo subito una sottoscrizione per i poveri autori perseguitati dalla becera violenza fascista.Le masse fumettare antifa accorreranno in massa.In cambio una Coca-Cola!
ma perché prima fate i bulli e poi minimizzate le vostre coglionate come fanno i vigliacchi?
Volevo giusto chiederlo anche voi, dei centri sociali.
Perché prima fate i bulli, e poi minimizzate le vostre coglionate come fanno i vigliacchi?
Se questi sono gli ideali e le azioni conseguenti di CasaPound fortunatamente non abbiamo nulla da temere in Italia ahahahahah
altro che ritorno al fascismo , sono solo dei piccoli bambini prepotenti e rosikoni, neanche a 9 anni si fanno ste cose ahahahaahahahahah
ridicoli 🙂
Ah comunque grazie al vostro gesto ho conosciuto un fumetto che non conoscevo che adesso comprerò!
C’era da dubitarne?
Bene. Vedo che i fumettari antifa aumentano….le masse finalmente si mobilitano…cosi’ imparano i cattivi fascisti ad usare la pericolosissima Coca-Cola contro la democrazia, le buone maniere e contro il compagno Goldrake.Avanti!
Che il fumetto sia una mezza cagata è possibile (non mi permetto di giudicare non avendolo letto), oggi girano certe storie che definirle opere è un aborto intellettuale, anche se 500 copie vendute in poco tempo fanno pensare che forse qualcosa di buono da leggere possa esserci.
Comunque i vostri sgherri sembrano non apprezzare l’opera… Bene! Potevano presentarsi davanti agli autori e discuterne con civiltà. Questo è quello che farebbe un cittadino consapevole di cosa vuol dire usare il proprio intelletto; i vili e gli ignoranti hanno però una morale ed una virtù distorta che porta ad esaltare e a difendere atti e gesti (manipolati dai media certo, ma questa è la realtà in cui viviamo; anche voi con i vostri video plasmate ciò che volete mostrare, in maniera più provocatoria e diretta, e negarlo è un insulto all’osservatore) che sarebbero da condannare!
Perché il “goliardico” fratello del candidato sindaco non è rimasto ad affrontare le conseguenze? Ah giusto, dopo non si poteva postare il video che smentisse tutto.
Prima gli italiani, ma se sono antifascisti o non la pensano come voi allora chi se ne frega della nazionalità e del lavoro… Fortuna per voi che viviamo in un Paese pieno di pesci che abboccano!
500 copie vendute, possono anche far pensare a quanto sia lobotomizzata l’ opinione generale, riguardo a questi prodotti.
Lei parla – e per sua stessa ammissione – senza davvero sapere di che cosa sta trattando. Io qualcosa di più ne so, perché anni fa, alcuni di quei fumetti on-line li leggevo, seguendoli con una certa puntualità.
Salvo poi abbandonarli in seguito, quando mi sono accorto che anche questa piccola (ma non poi così piccola) “Nicchia” del fumetto italiano on-line, è in pratica completamente (o quasi) in mano ad una visione ideologizzata – ovviamente di sinistra – che difficilmente riesce a dire qualcosa di intelligente, ed invece molto spesso offende, gratuitamente, l’ opinione di chi può pensarla diversamente.
L’ opinione “diversa” non è affatto apprezzata, e nemmeno tollerata, mi creda. Loro, in compenso, e come al solito, si sentono ovviamente padroni di affermare e propalare qualsiasi cosa.
E’ vero bisogna parlare con due deficenti che ridicolizzano la macelleria di Piazzale Loreto. Di cosa ? Di quanto sono stronzi?
Giancarlo vedo che hai il dente avvelenato, bene. Sappi allora che se fosse un’opera da due soldi come vorreste far credere sarebbe stato più semplice ridicolizzare gli autori e il loro lavoro, piuttosto che montare questo teatrino mediatico. Ridicolizzare la realtà è la base della comicità, e l’argomento è ciò che categorizza il messaggio; si può parlare degli atti di Piazzale Loreto pur senza essere d’accordo con quella indecorosa situazione, e allo stesso tempo ridicolizzare anche i fascisti, è una questione di stile e di forma. Ripeto che NON ho letto il fumetto e NON mi interessa leggerlo, quindi non so cosa venga realmente trattato, ma qui chi ha danneggiato qualcuno non sono i due giovani autori o il loro fumetto , ma è il fratello del candidato sindaco di CPI.
Quindi per risponderti in definitiva: Si, doveva parlare con i due “deficienti”, perché visto che non lo ha fatto ora tutta l’Italia parla del deficiente che nel video rovina la merce a chi sta lavorando! Saluti (non romani).
Questo è quello che fanno i fascisti oggi come ieri: distruggere e sabotare la stampa che li contesta e li sberleffa, salvo poi minimizzare quando – per fortuna – l’opinione pubblica li giudica per quello che sono, ovvero dei bulletti violenti e imbecilli.
Prendersela con un banco dei fumetti è davvero un atto NON-CONFORME… aspettiamo con ansia la notizia di militanti di casapound che buttano giù vecchiette per le scale…
Magari dietro al trafiletto che minimizza l’ ennesimo assalto dei nerd dei centri sociali alla sede locale di Casapound.
Ma in quel caso va tutto bene, vero?
A me di parlare con un deficiente in malafede non interessa per nulla .Qui si è perso il limite del rispetto altrui e la copertina del fumetto è una disgustosa e violenta ridicolizzazione di un assassinio che perfino gli alleati definirono becero e ripugnante. Ridicolizzare tutto non e’ lecito, o meglio puoi anche superare il limite offendendo migliaia o centinaia di persone, poi pero’ siccome qua non siamo diventati tutti pupazzo o automi, te ne assumi le responsabilita’. Se ti rovesciano addosso un po’ di Coca -Cola è il minimo che ti possa capitare.Poi se i due pezzenti ci racimoleranno qualche soldo in piu’ non me ne frega niente. Guadagnare sulla ridicolizzazione dei morti li qualifica per quello che sono.
Sara’ stata una cazzata da bambini e avranno fatto migliaia di danni. Ma hanno smascherato un lavoro infamante. Anche i bambini avrebbero detto:”ma che cazzo stanno a dire i giornalisti?” ho 15 anni e mi sento piu’ preso in giro per cio’ che hanno detto i girnalisti. Quindi e’ stata una cazzata che ha svegliato qualcuno. Ma la gente segue cecamente tutto cio’ che viene detto in tv. Saluti a tutti romani (o non). Grazie a Davide Di Stefano
Ma che sponsorizzasse un cineforum con film a tema (ad esempio Quarto Potere) se il suo scopo è quello di svegliare la coscienza della gente, sarebbero tante le azioni possibili… Rovinare la merce di un editore in fiera (momento cruciale per le numerose scelte da effettuare nel futuro prossimo) è una vigliaccata. Adesso a CPI dovrebbero avere almeno la dignità di non schierarsi dalla parte degli imprenditoria italiana visto che hanno appena danneggiato pubblicamente una casa editrice!
Personalmente ritengo che il fumetto sia molto offensivo, non tanto per la caricatura di Mussolini ma per lo smodato sberfello di CasaPound.
Di vignette satiriche di tipo politico ce ne sono tante e su chiunque, da Berlusca a Renzie, passando anche per Grillo, ma improntare un intero fumetto sulla derisione di un determinato partito mi sembra troppo. D’altro canto il danneggiamento dei fumetti ritengo potesse essere tranquillamente evitato. Una querela avrebbe sortito un effetto migliore.
Ha fatto benissimo, azione divertente e ancor più divertenti le reazioni da vecchie zittelle dell’esercito dei nerd. Goliardia 1 cattivo gusto 0.
Ora potremmo anche dire che quest'”impresa” sia stata una cretinata. Ha dato più che altro pubblicità a un fumettino ridicolo, roba per la masturbazione di antifascisti da cameretta. Che tutto questo ai sinistrosi nella loro più completa idiozia si mettono a evocare lo squadrismo, Auschwitz, l’attacco alla democrazia e alla libertà, vorrei ricordagli che loro non usano la Coca Cola per difendere i valori della costituzione e la democrazia, ma benzina (vedasi libreria Ritter di Milano). E in tempi non molto lontani, usavano la benzina direttamente sulle persone, compresi i bambini (vedasi il rogo di Primavalle, il rogo del bar “l’Angelo Azzurro” di Torino). Saluti!
P.S: Potrei comprarlo il fumettino in questione. E’ che ho finito la carta igienica….
Voi che fate “politica” vi meravigliate che le le vostre azioni siano utilizzate in maniera “politica” dagli avversari… però … svegli i ragazzi! Al netto risulta solo che abbiate rosicato oltre ad aver fatto una grande pubblicità al fumetto… Dei veri genii!!! Continuate così, alto l’onore! Daje forte!
Coca -cola ,Coca -cola…con tutte quelle bollicine….
“Romics: Se un bicchiere di Coca Cola è più violento di piazzale Loreto”
MA CHE CAZZO DI PARAGONE è?? FATE PIù BELLA FIGURA A DIRE DI AVER FATTO UNA CAZZATA