Roma, 15 nov – È stato ritirato l’emendamento 7.0.14 al Decreto Fiscale di cui Il Primato Nazionale aveva parlato ieri. In serata, nella seduta notturna della Quinta Commissione Bilancio del Senato il relatore Lai ha ritirato l’emendamento in questione su richiesta del Governo che ne ha richiesto la formulazione.
Subisce, così, un nuovo stop l’ultimo, in ordine di tempo, degli innumerevoli tentativi di favorire gli ex dirigenti incaricati decaduti con la sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale. La situazione ormai è diventata paradossale, perché l’intera riforma del settore delle agenzie fiscali continua a subire continui rinvii a causa della volontà di parte del Parlamento e del Governo di non dare seguito alle precise indicazioni della Consulta in materia di reclutamento del personale dirigenziale. L’emendamento, infatti, non si occupava soltanto dei concorsi per dirigenti, bensì riguardava l’ordinamento professionale, i finanziamenti destinati al potenziamento delle strutture, il salario accessorio dei dipendenti e molto altro ancora.
Non è escluso quindi che da qui a fine legislatura ci siano nuovi tentativi di inserimento della norma relativa ai concorsi per dirigenti, anche nella legge di bilancio in approvazione in questi giorni. Davanti ad una situazione così caotica stupisce anche il sostanziale silenzio delle organizzazioni sindacali e di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, un silenzio che pur non volendo pensare male inizia a destare forti sospetti.