Roma, 14 feb – Walter Ricciardi è innamorato del Covid. Ormai è praticamente una dichiarazione ufficiale. Come sia nato questo sentimento speciale, poi, è tutt’altra questione. Ma in questa riflessione ci sembra giusto celebrare l’Amore, con la A maiuscola.
Ricciardi innamorato del Covid e del green pass
Ricciardi proprio non ce la fa a svestire i panni di innamorato del Covid. E ce lo ha mostrato fin dai primi tempi della diffusione del virus, con le sue costanti richieste di lockdown e chiusure, molto superiori a quelle – già non esattamente moderate – degli altri “dottori da televisione”, da Fabrizio Pregliaco, a Matteo Bassetti e – ovviamente – Andrea Crisanti. Ma nella vita niente è eterno, e anche questa storia dovrà arrivare a un termine. Non sappiamo se avverrà a breve (e facciamo i dovuti scongiuri). Ma se questi “panni di innamorato” faticano ad essere cambiati, il dubbio sorge spontaneo: che il consigliere di Speranza lo sia sul serio, invaghito, quasi stregato del Covid. E allora gli angeli della clausura non potranno far altro che cantare.
Desiderare il green pass ancora per un anno (quando ormai tutti chiedono almeno di “ripensarlo”)
Che sentimento può mai celarsi in chi chiede che il green pass duri ancora per un anno, con l’occupazione delle terapie intensive in crollo verticale (Ansa), con Bassetti e Crisanti che abbandonano la nave del rigore e addirittura “Sua Maestà” l’Oms che, nonostante le prevedibilissime e noiosissime cautele, comincia a paventare l’ipotesi che “la pandemia potrebbe essere verso la fine”?
Ma è ovvio: solo uno sconfinato, romantico amore per il Covid e per tutte le restrizioni che ci accompagnano da anni. Che per qualcuno sono anche motivo di nostalgia. In un certo senso (tragicomico, si intenda) potrebbe quasi essere considerato stimabile, il dottor Ricciardi: in fondo un prode, un cavaliere senza macchia e senza paura, che ai suoi valori mica rinuncia così facilmente. No no. Mentre i virologi star cercano – forse – una strada per riposizionarsi, lui non molla mai. Nel suo desiderio romanticamente folle di mantenere il green pass per un anno. E probabilmente a vita.
Perché Walter Ricciardi è l’esempio perfetto dell’innamorato. Dell’uomo che non sa vivere senza una donna, ma in questo caso, di un individuo che non sa vivere senza un virus. Probabilmente, la sua vita precedente non gli dava tante soddisfazioni (è una deduzione quanto meno plausibile, poi chi può mai saperlo). E allora quel piccolo bacillo venuto dall’Oriente gli ha mostrato la luce, verso un’esistenza fatta di grazia, rigore e lockdown.
Stelio Fergola
3 comments
Tra virus (veleni!) si intendono a meraviglia.
Non ci sono parole…
anzi, qualcuna sì!
Ma si faccia dare in #Covid 😀
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pfizer vi consiglia di contattare il medico se avete questi sintomi. E il tweet diventa virale
Agata Iacono- lantidiplomatico.it
Anche Pfizer è costretta a dichiarare pubblicamente gli effetti avversi correlati al suo siero? Sta diventando virale un tweet della multinazionale in cui testuale si consiglia di contattare il medico se si verificano i sintomi di un coagulo di sangue in una vena profonda. Vale a dire uno degli effetti avversi più comune della sua vaccinazione sperimentale contro il Covid.
” Deep vein thrombosis (#DVT), a blood clot in a deep vein, can travel to the lungs, leading to a pulmonary embolism (#PE). Symptoms of PE include difficulty breathing and chest pain. Contact your doctor if experiencing symptoms—this is no time to wait.”
— Pfizer Inc. (@pfizer) February 14, 2022
Evidentemente, sempre e rigorosamente nella totale dolosa censura dei media, Pfizer non è più in grado di gestire la più eclatante bufala messa in atto da una multinazionale farmaceutica. Da quando è scoppiato lo scandalo Pfizer gate, con l’apertura di un’inchiesta sulla manipolazione dei dati e quindi il balletto tragicomico tra Fda e Pfizer per la pubblicazione di tutta la documentazione a supporto dell’autorizzazione, come da ordinanza del giudice del Texas, la Big Pharma sta collezionando una serie catastrofica di fallimenti.
L’ultimo è il ritiro della proposta di acquisto all’India, che pretendeva addirittura di valutare autonomamente la validità del siero, senza accettare ciecamente la documentazione già prodotta negli Usa e ancora non pubblicata.
“Pfizer, Moderna e altri produttori stranieri di vaccini stanno guardando i beni sovrani del paese come una forma di garanzia per il vaccino. Chiedono anche protezione legale dai casi di effetti collaterali del vaccino. Queste condizioni non sono accettabili per il governo indiano. Fino a quando le aziende farmaceutiche straniere e il governo indiano non raggiungeranno un consenso in merito, la disponibilità del vaccino Pfizer in India richiederà probabilmente più tempo.”