Torino, 3 nov – Altri guai in vista per la sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino, e la sua giunta. Sono infatti in arrivo una raffica di avvisi di garanzia dopo i fatti di piazza San Carlo di Torino dello scorso giugno, quando in occasione della finale di Champions League una donna di 38 anni, Erika Pioletti, rimase uccisa e oltre 1.500 persone rimasero ferite dalla calca in preda dal panico per cause ancora sconosciute. Forse un petardo, forse un folle che ha gridato all’Isis quando è caduta una transenna. È assai probabile che la sindaca Appendino, che aveva la delega alla sicurezza, sia tra i destinatari dell’avviso di garanzia.
Si dice che gli avvisi di garanzia pronti a essere consegnati sarebbero una ventina, tutti tra i vertici della città, tra Comune, Questura, Vigili del Fuoco e Prefettura. Insomma, sono tutte le istituzioni che avrebbero potuto concretamente evitare la tragedia di quella notte. Per loro anche la gravità delle accuse è cambiata. Oltre ai reati già contestati, cioè lesioni e omicidio colposo, si aggiungerebbe anche l’aggravante di avere agito in concorso tra più persone. Un’accusa che se provata, comporterebbe l’aumento delle pene fino a 12 anni di carcere.
A cinque mesi di distanza da quella tragica notte del 3 giugno scorso non è ancora stato possibile ricostruire con chiarezza la dinamica degli incidenti e del motivo per cui quando la Juventus subì il terzo gol gli oltre tremila tifosi venero presi dal panico e cominciarono a fuggire. Ad aggravare una situazione già precaria, con vie di fuga praticamente inesistenti data la conformazione della piazza, anche il fatto che non venne vietata la vendita degli alcolici in bottiglie di vetro. Elemento quest’ultimo che ha fatto sì che i numerosi cocci a terra ferissero la gente in fuga.
In seguito agli incidenti in questi mesi sono circa duecento le persone ascoltate come testimoni da polizia e magistratura, e al momento nel registro degli indagati erano stati iscritti i nomi di presidente e direttore di Turismo Torino, ente organizzatore della serata, Maurizio Montagnese e Danilo Bessone. E per effetto delle numerose querele anche la sindaca Chiara Appendino, che risulta indagata come atto dovuto e non per volere della procura. Con gli avvisi di garanzia in procinto di essere consegnati, le cose per lei potrebbero peggiorare.
Anna Pedri
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