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Quelli che scoprono solo adesso il degrado di Termini

by Mauro Pecchia
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Uomo defeca piazza dei Cinquecento (foto facebook)-2Roma, 11 giu – In questi giorni una foto sta facendo il giro del web. In questa foto è ritratto un uomo intento a defecare all’ingresso principale della Stazione Termini di Roma, in pieno giorno, proprio quando visitatori e viaggiatori abituali attraversano in lungo e largo il centro della Capitale.

Le maggiori testate giornalistiche hanno parlato di “immagini shock”, indignandosi e agitandosi, molti uomini dell’informazione nostrana, hanno tentato di fingersi sorpresi che certe cose possano accadere nell’Italia del 2015.

Tutti sembrano scandalizzati, eppure noi non riusciamo a comprendere come possano essere sorpresi da simili scene. Forse questi signori fino ad oggi hanno vissuto sulla luna? Negli ultimi anni Termini (e l’intero quartiere Esquilino) è stata letteralmente invasa da degrado di ogni genere, sporcizia e furti ai danni dei passeggeri.

Basta incamminarsi in pieno giorno nei pressi della stazione per comprendere di cosa stiamo parlando. In Piazzale dei Cinquecento, una volta scesi dall’autobus, si possono incontrare sui marciapiedi all’ingresso della metropolitana, intere sfilate di disperati senza fissa dimora, di tutte le nazionalità e di tutte le etnie, accomunati soltanto dal disagio. Queste persone vivono all’aperto, nel pieno centro di Roma, la notte si riparano con coperte e cartoni.

A pochi passi da questi tuguri all’aperto si può “assaporare” il puzzo di vino scadente, vestiti sporchi, vomito e sozzume di ogni tipo. Continuando a camminare ci si accorge che sono davvero pochi gli angoli, del più importante scalo ferroviario della città di Roma, in cui non si possa assistere a scene di questo genere. Stiamo parlando del maggiore scalo d’Italia e il secondo d’Europa dopo Gare de Paris Nord per traffico passeggeri.

Di notte è anche possibile scendere nella versione odierna e reale di una sorta di girone infernale dantesco, stiamo parlando del sottopasso di Via Marsala, dove dall’ora di cena in poi sembra di scendere davvero all’inferno. Immondizia sparsa ovunque, donne che si prostituiscono nei cartoni, bambini a dormire in passeggini improvvisati, sacchi a pelo maleodoranti, tossici abbandonati sui materassi. Stiamo parlando di una città che vive anche e soprattutto di turismo, stiamo parlando della nostra capitale, stiamo parlando di un gioiello a cielo aperto, il cui “paradiso” delle frontiere aperte a tutti ha trasformato in una cloaca dove abusivismo e illegalità regnano incontrastati.

Proprio qualche giorno fa, due persone sono state sorprese a far sesso in un cassonetto, tutto rigorosamente in pieno giorno. Il quartiere Esquilino sembra ormai una bruttissima copia sbiadita di quello che un tempo era uno dei quartieri più caratteristici di Roma. Ogni qualvolta che un turista approda nella Capitale, non può che trovarsi di fronte a scene orribili.

È questo il biglietto da visita che una delle città più famose al mondo per storia e cultura deve offrire ad ogni nuovo arrivato? Certamente no. Ma sappiamo comunque, che non è interesse dei politici nostrani risolvere questo problema. La disoccupazione aumenta, gli sbarchi sulle coste siciliane crescono sempre di più, le nostre città non fanno altro che riempirsi di povertà e disagio.

Come si può offrire sicurezza quando si permette che interi quartieri vengano invasi da persone che non hanno nulla da perdere, che non hanno alcun progetto per il presente e il futuro. Come si possono contrastare situazioni come quelle di Termini, quando non si fa nulla per frenare l’ingresso di ulteriori clandestini all’interno dei nostri confini?

Mauro Pecchia

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