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Punti oscuri del Piano Mattei e ragioni del possibile fallimento

by Daniele Trabucco
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Piano Mattei

Roma, 1 feb –  Moussa Faki, l’attuale Presidente della Commissione dell’Unione africana, ha dichiarato, in relazione al c.d. “Piano Mattei”, non solo che gli Stati si sarebbero aspettati di essere consultati preventivamente (la Meloni ha parlato di Stati dell’Africa settentrionale e subsahariana che sarebbero aumentati secondo una logica incrementale), ma anche che vogliono vedere qualcosa di concreto.

Piano Mattei, cosa non quadra

Dove sono i 5 miliardi di euro annunciati dal Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore On. Giorgia Meloni che si dovrebbero aggiungere ai 150 miliardi di euro dell’ “European Global Gateway” voluto dall’Unione Europea? Nella legge ordinaria dello Stato n. 2/2024, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 2023, n. 161 contenente disposizioni normative urgenti per il “Piano Mattei” funzionale allo sviluppo degli Stati nel continente africano, risultano i 2,8 milioni di euro annui per il personale della struttura di Missione ai sensi dell’art. 6. Giorgia Meloni, che sta dimostrando di non essere politicamente all’altezza nella guida dell’Italia, si é riferita al Fondo per il clima e a quello per la Cooperazione allo sviluppo da cui poter attingere la somma indicata. Peccato che, nella normativa di cui sopra, non se ne faccia menzione: manca, in altri termini, la base legale per lo spostamento delle risorse. Il governo della Repubblica, sostenuto da una maggioranza parlamentare di centro-destra, ha piú volte parlato di un “approccio non predatorio” nei confronti dell’Africa.

Prospettive o parole vuote?

Ora, al di lá degli slogan, in che cosa consiste questa “nuova prospettiva” in termini pratici? Perché i pilastri (istruzione e formazione, salute ed agricoltura ed energia, partenariato nel settore aerospaziale etc.) di cui all’art.2 sono piuttosto vaghi. Si potrebbe obiettare che una legge non potrebbe stabilire qualcosa di piú specifico, in quanto questo dipenderá dai singoli progetti. Tuttavia, anche la documentazione messa a disposizione dall’Esecutivo é alquanto scarna. Insomma si naviga a vista. Conta piú il nome del Piano che il suo reale contenuto. In realtá, siamo al solito scambio investimenti in cambio di meno migranti. Nihil sub sole novum e allora non si citi il nome di Enrico Mattei (1906–1962) invano…

Daniele Trabucco

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