Roma, 8 feb – Non finiscono le polemiche sull’ex cantante dei Pantera, Phil Anselmo: dopo la bufera scoppiata in seguito al braccio teso accompagnato dal grido “white power” fatto dal cantante in occasione del Dimebash, sono state molte le ripercussioni che hanno colpito in primo luogo il suo attuale gruppo, i Down. La band rischia infatti di essere estromessa da vari festival europei: in Olanda è già successo con il FortaRock, la cui organizzazione ha deciso di cancellare la band dalla programmazione. A poco è servita la spiegazione di Anselmo, che pur non scusandosi ha minimizzato parlando di una goliardata riferita al vino bianco e non alla razza bianca. Il frontman della ha anche preso in considerazione l’idea di lasciare la band per non compromettere professionalmente gli altri membri che, pur avendo accettato le scuse del cantante e rimanendogli vicini in questo momento di difficoltà personale, erano rimasti amareggiati dal suo comportamento.
Adesso però ci si mette anche la politica oltre al mondo del music businness. Il presidente della regione francese dei Paesi della Loira. Bruno Retailleau ha chiesto all’organizzazione dell’Hellfest, che si tiene da una dozzina d’anni a Clisson, a sud di Nantes, di non far suonare la band ricordando di stare molto attenti perché “gli eventi culturali sostenuti dalla regione non lasciano spazio ad espressioni di odio razziale e religioso”. In ballo ci sono 20mila euro di fondi pubblici donati agli organizzatori, in verità poca cosa rispetto a un budget totale di 16 milioni di euro.
Tuttavia il direttore dell’Hellfest Ben Barbaud non si è fatto intimidire: lungi dal condonare l’atto di Phil Anselmo, si è rifiutato di cedere alla richiesta del presidente della regione. Ha detto che i Down hanno suonato svariate volte all’interno del festival, ha affermato di credere alla spiegazione data da Phil Anselmo e di non voler colpire anche il resto della band che ne uscirebbe fuori certamente danneggiata. Ha inoltre criticato fortemente il presidente Retailleau, accusandolo di aver voluto screditare l’immagine dei festival e di non essersi comportato in maniera professionale.
“Un partner degno di questo nome avrebbe preso il suo telefono per discutere della situazione con me e capire di cosa si trattasse. Non abbiamo ricevuto neanche una chiamata: e questo sarebbe un partner?”
A Barbaud ha replicato Laurence Garnier, a capo della commissione cultura della Regione: “Sono profondamente scioccata dal fatto che Ben Barbaud rifiuti di de-programmare Phil Anselmo, ma soprattutto che egli lo consideri ‘una brava persona’. Evidentemente noi non abbiamo gli stessi valori né la stessa definizione di ‘brava persona’. È fuori questione che il Consiglio regionale accetti senza protestare che delle incitazioni all’odio razziale o religioso vengano messe in atto negli spettacoli che esso finanzia”. Secondo alcune dichiarazioni dell’agente della band, i Down avevano in programma circa sette date in Europa ma a seguito delle polemiche l’intero tour rischia di essere annullato.
Alessandro Bizzarri
2 comments
Il metal è per Bianchi, se ne facciano una ragione gli anti-razzisti. Se un Negro fa dichiarazioni razziste è un eroe dell’emancipazione negra, se un Bianco fa lo stesso è un criminale da tagliare fuori. Questa è la prova del fatto che anti-razzista è una parola in codice per anti-Bianco!
Mi viene in mente questa canzone parodia molta realista
https://www.youtube.com/watch?v=0QVuyiRM_gY