Roma, 16 mag – Non parte sotto i migliori auspici il primo trimestre economico del governo Gentiloni, l’ennesimo fra quelli decisivi per la tanto agognata ripresa, con il Pil che rimane al palo: un misero +0,2% rispetto ai tre mesi precedenti che rischia di trascinare al ribasso le speranze di puntare a qualcosa di robusto per l’anno in corso.
Il dato è sì in linea con le stime, alcune delle quali riviste pure al rialzo (gli analisti di Banca Intesa parlavano di +0,1%), ma non sufficiente per poter parlare davvero di crescita con tutti i crismi del caso. Tanto che, rispetto alla media di mezzo punto percentuale registrata dai Paesi dell’area euro, l’Italia è in fondo alla classifica, battuta solo dalla Grecia che ritorna ad avvitarsi in territorio negativo dopo il varo delle ultime misure di austerità.
Non va meglio estendendo l’orizzonte: rispetto all’anno precedente il Pil segna +0,8%, una variazione che ipoteca seriamente le previsioni per il 2017, nel corso del quale il governo puntava a superare la soglia psicologica dell’1% già mancata l’anno passato.
Filippo Burla