Roma, 22 nov – L’omicidio di Giulia Cecchettin rinnova i dettagli, perfino minuziosi, della sua tragica e agghiacciante realtà. L’Ansa pubblica in particolar modo le dinamiche temporali dello scontro generato dall’ex fidanzato Filippo Turetta, culminato nell’assassinio della giovane.
Omicidio Giulia, i dettagli temporali della tragedia
Dopo i particolari macabri già emersi, arrivano quelli sulle tempistiche. In particolare, sulle modalità con cui, in quei 25 minuti di terrore che l’hanno separata dalla vita, Giulia abbia lottato, cercato di scappare e di correre: nonostante fosse già stata accoltellata, prima di essere buttata a terra da Filippo sullo spigolo di un marciapiede. Ormai agonizzante, il suo assassino la prende e la butta dentro la ormai famosa e altrettanto macabra Punto nera, la stessa che ha corso senza sosta tra Veneto e Friuli, prima di abbandonare la salma in un bosco, ricoperta da un sacco di tela. In otto pagine, il giudice ripercorre gli orari. L’orario clou è quello delle 23.15, ovvero a quando risale la testimonianza del vicino Marco Musumeci, colui che ha sostenuto di aver sentito le grida della ragazza, quel “così mi fai male” che aveva fatto pensare al peggio. Alle 23.18 già note da informazioni precenti, la segnalazione al 112. Alle 23:40 le telecamere di Fossò, a 6 chilometri di distanza, mostrano Giulia che sbatte sul marciapiede a seguito di un’ultima disperata fuga, per poi essere caricata in. auto. Gli ultimi 25 minuti si chiudono così.
Si attende ancora per la consegna di Filippo
Il ragazzo è detenuto da solo nel penitenziario di Halle, per via della detenzione prevista nei casi di custodia cautelare in Germania. In pochi giorni dovrebbe essere riportato in Italia. La sua Punto nera, sparita alle 23:50 dalla zona circostante, era stata ripresa nella sua fuga da altre telecamere, da Cortina (la mattina successiva) a Dobbiaco fino al territorio tedesco.
Aurelio Del Monte