Roma, 27 giu – Se i commercianti non avranno il Pos, multa. Non si scappa. Come riporta l’Agi, da giovedì scatta l’obbligo inderogabile. Che non tiene – ovviamente – in considerazione nessuno dei drammi che affligge la categoria.
Commercianti, o Pos o multa
Dal 30 giugno inizia la nuova stretta: sanzioni per commercianti e professionisti che non consentono di pagare con il Pos. Il decreto legge 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri (Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza Pnrr) parla chiaro. E si riferisce a norme che saranno applicate con un semestre anticipato. Così imprese, esercizi commerciali o professionisti dovranno consentire il Pos ai clienti, pena una sanzione – almeno quello – piuttosto bassa: circa 30 euro.
Assoutenti esulta, per bocca del suo presidente Flavio Tuzzi: “Tutte le misure fin qui introdotte per incentivare i pagamenti elettronici si sono rivelate fallimentari, proprio perché non prevedevano alcuna misura punitiva per chi rifiutava di accettare carte o bancomat. Il solito pasticcio all’italiana che ora potrebbe essere superato dall’introduzione di sanzioni nei confronti di esercenti e professionisti. Va però sottolineato che i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati: è necessario azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti, perché i pagamenti elettronici non possono arricchire le casse delle banche e delle società che emettono le carte di credito e pesare sulla categoria degli esercenti”.
Se siete in crisi, affari vostri
Grosso modo la sintesi è anche questa. In compenso, le associazioni come il Codacons si uniscono all’aggressione e, anzi, avvertono su eventuali “escamotage”. Insomma, non sfugga nessuno, che ne va del futuro della società. Così Carlo Rienzi, che del Codacons è presidente, sottolinea le possibili vie di fuga: “Le disposizioni escludono l’obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: il commerciante che dichiara di avere il Pos fuori uso (per un guasto tecnico o quando il terminale non ha linea) non è passibile di sanzione. Non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos”. Insomma, per ora va bene, ma per il futuro miglioriamo le strette e le persecuzioni, che a quanto pare ce n’è un gran bisogno: come se i commercianti, a loro volta, non fossero anche consumatori.
Alberto Celletti
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