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Nel segno della Vergine

by La Redazione
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zodiacalsignvirgoDurante una ricerca del nome fausto per un nuova azienda agricola di un amico, mi sono imbattuto in una bella immagine del segno astrologico della Vergine.
Dal punto di vista dello zodiaco, dal 22 agosto fino al 23 settembre ci troviamo proprio sotto questo segno (elemento terra), governato dal pianeta Mercurio.
L’immagine dello zodiaco è particolarmente bella ed evocativa, una figura femminile alata, che porta in mano delle spighe di grano (e a volte una torcia). La stella più grande e luminosa della costellazione si chiama proprio Spica.
La figura alata non può non richiamare alla mente la Vittoria, forza potente che annuncia il destino della nostra lotta.
Il simbolismo del grano è sempre stato presente nelle nostre mitologie, ad indicare soprattutto il ciclo di morte e rinascita, ma anche il chicco di grano d’oro eterno, simbolo dello spirito imperituro. Siamo quasi alla porta dell’autunno (equinozio), periodo proprio della semina del grano. Allo stesso modo, l’uomo rivolge lentamente lo sguardo al proprio interno, per coltivare il chicco d’oro immortale.
Il nome Virgo, come Vir, l’uomo aristocratico romano, ha alla base una comune radice nel greco “is” che significa forza, anche in considerazione della matrice indoeuropea.
In questo periodo, in cui sta crescendo la pressione dell’invasione da parte degli immigrati, con flussi sempre crescenti e sempre meno controllati, Chiesa e affaristi al governo fanno grossa speculazione su tutto questo, sia in termini economici che energetici, il tutto a discapito degli Italiani.
virgo-rashifal-2015D’altra parte, cresce fortunatamente la consapevolezza delle persone che si uniscono alla nostra battaglia di civiltà. Infatti lo scopo ultimo delle ondate migratorie è proprio tagliare le nostre radici.
Allora tornano ad emergere con forza i nostri simboli e gli ultimi ritrovamenti archeologici lo testimoniano. Tornano per dare forza e spessore alla nostra avanzata, a sorreggere i nostri avamposti. E, d’altra parte, si alimentano delle nostre energie, vivono attraverso le nostre azioni.
Scriveva Plotino nelle Enneadi: “Vi è chi è senza armi. Ma chi ha armi combatta – non c’è un Dio che combatta per coloro che non sono in armi. Legge vuole che la Vittoria in guerra sia ai valorosi: non a chi prega”.
Nel segno della Vergine, fino alla Vittoria.
Marzio Boni

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2 comments

sergio 29 Agosto 2015 - 11:59

A Lepanto fu invocata la Vergine Maria con la preghiera del Santo Rosario e la Cristianità ottenne la vittoria sugli islamici. Con il neopaganesimo non si va da nessuna parte.

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franz 30 Agosto 2015 - 2:01

Concordo ma a Lepanto furono le galeazze e la forza dei combattenti a determinare l’esito. Il Papa era in preghiera per la vittoria, oggi bergoglio prega per l’invasione

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