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Nazionale: Conte e i 30 convocati, il Kali Yuga azzurro

by Lorenzo Cafarchio
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conteCoverciano, 24 mag – Si salvi chi può. Antonio Conte del resto lo ha già fatto assicurandosi, per la prossima stagione, un lauto contratto con il Chelsea di Roman Abramovic che dal campionato venturo dovrà ricostruire l’armata blues, ripartenza da zero specialità del tecnico pugliese, capace di mettere tutti in fila in Premier e in Europa. La nazionale italiana è un disastro, i 30 convocati dalla cintola in su fanno tremare i polsi anche del più inguaribile ottimista. Gli Europei di Francia che ci vedranno esordire lunedì 13 giugno a Lione contro il Belgio, sono già in salita ancora prima che il campo parli.

I cicli che attraversano la storia del calcio ci vedono in un quadro astrale non positivo, possiamo parlare di Kali Yuga azzurro, in aggiunta vanno registrati gli infortuni di Claudio Marchisio e Marco Verratti, che insieme a Daniele De Rossi sono gli unici due centrocampisti azzurri con un profilo internazionale. I compagni del romanista rispondono al nome di Benassi, Bonaventura, Florenzi, Giaccherini, Jorginho, Montolivo, Thiago Motta, Parolo e Sturaro. Il fato sta mettendo in dubbio la convocazione anche del parigino Motta e del rossonero Montolivo per risentimenti muscolari. Solo il tempo ci dirà se saranno della partita, ma vista la loro lentezza in campo e l’avanzare degli anni ci sarebbe da sperare che la valigia, per i due, rimanga nascosta nell’armadio e che le loro vacanze inizino da subito. Il resto della batteria in mediana parla di giovani, che si faranno, e di jolly che vanno bene per tutte le stagioni, forse un po’ meno per il solleone pronto a baciare Euro 2016.

Il vero dramma è il reparto avanzato, tolte le ali Candreva ed El Shaarawy, l’elenco delle punte recita Eder, Ciro Immobile, Graziano Pellè, Lorenzo Insigne e Simone Zaza. I numeri parlano per loro, l’italo-brasiliano dopo uno sfavillante inizio di stagione con la maglia della Sampdoria – 12 reti in 19 partite giocate – una volta passato all’Inter, già storia il suo rifiuto al Leicester perché voleva vincere, ha visto la porta solo una volta in 14 gare. Lo scugnizzo Immobile tra Siviglia e Torino ha racimolato la miseria di 9 goal, mentre Pellè, il lungo britannico, con la maglia del Southampton è l’unico con uno score accettabile, tra campionato e coppa ha siglato 13 segnature. Gli ultimi due hanno caratteristiche totalmente differenti, ma sono anche i soli a meritare una maglia della nazionale italiana. Insigne ha deliziato gli occhi degli appassionati e guidato il Napoli, assieme alla macchina da reti Higuain, al secondo posto in campionato. Zaza è un novello Gianluca Vialli, entrambi sono del segno del cancro, corre per tutto il fronte offensivo ed è pronto a mangiare ogni pallone, in una squadra che ha fame e che non dispone oggettivamente di qualità nei singoli per decidere la partita, il suo contributo sarà fondamentale.

Rimpianti? Forse, perché Francesco Totti poteva essere la carta capace di sparigliare il mazzo degli avversari, Leonardo Pavoletti invece, il miglior goleador italiano dell’ultima serie A, il Totò Schillaci in grado di orientare destino e pallone nelle reti nemiche. L’unica certezza rimane la retroguardia juventina, davanti a Gianluigi Buffon Barzagli, Bonucci e Chiellini ci diranno quanto durerà il cammino tricolore con un solo mantra in testa, per vincere serve difesa e catenaccio. Con il dio del calcio, possibilmente, dalla parte della nazionale.

I 30 convocati, che diventeranno 23 il 31 maggio:

Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Federico Marchetti (Lazio), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain).

Difensori: Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Daniele Rugani (Juventus), Matteo Darmian (Manchester United), Mattia De Sciglio (Milan), Davide Zappacosta (Torino).

Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Giacomo Bonaventura (Milan), Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Bologna), Jorge Luiz Jorginho (Napoli), Riccardo Montolivo (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Marco Parolo (Lazio), Stefano Sturaro (Juventus), Federico Bernardeschi (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Stephan El Shaarawy (Roma).

Attaccanti: Eder (Inter), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli), Graziano Pellè (Southampton), Simone Zaza (Juventus).

Lorenzo Cafarchio

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3 comments

rino 24 Maggio 2016 - 11:13

È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Quando avevamo fior fior di giocatori come Baggio, Del Piero,Totti, Pirlo, Zola e scusate se dimentico qualcuno, non li si faceva giocare assieme nemmeno due di loro per misteri della tattica (Zoff, C. Maldini): quando il più vincente degli allenatori italiani (Trapattoni) decise di farli giocare assieme almeno due di loro ci capitò il venduto Moreno..
Ora non se ne vede uno che sia paragonabile a quelli e ci tocca rimpiangere quei tempi con l’amaro in bocca: con tutti quei campioni potevamo far divertire il mondo intero degli appassionati di calcio!
E invece si è raccolto ben poco..

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Anonimo 24 Maggio 2016 - 1:56

Infatti è una squadra non una nazionale siamo in Ue ,pensavo ad una squadra Ue multietnica contro gli Alieni
Buona visione a tutti e mi raccomando prendete la bandiera italiana ammuffita e mettetela al balcone , in questi casi non vi arrestano

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Andre 25 Maggio 2016 - 6:41

Ogbonna, thiago Motta , jorginho e Eder oltre che brocchi sono italiani?

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