Ravenna, 14 mar – Venerdì prossimo 16 marzo inaugurerà a Ravenna il Salone dei Mosaici, una sala all’interno del Palazzo del Mutilato di Ravenna costruita negli anni 40, che racchiude quattro mosaici realizzati durante il ventennio fascista dalla scuola ravennate e considerati i più importanti mosaici parietali a Ravenna dopo quelli di San Vitale e Sant’Apollinare.
I mosaici, che rappresentano la Prima guerra mondiale, la Guerra d’Africa, la Guerra di Spagna e Giulio Cesare che varca il Rubicone furono coperti dopo il 25 luglio 1943 e uno, rappresentante Mussolini in camicia nera in marcia su Roma, fu distrutto. La sala, come nemesi, è stata per lungo tempo sede di associazioni come l’Anpi, l’associazione Italia-Russia, una balera e ha rischiato il collasso fino a quando il palazzo è stato ristrutturato nei primi anni 2000 e le opere restaurate dagli stessi esecutori di 60 anni prima. I mosaici furono poi scoperti alla presenza di Vittorio Sgarbi che li ha definiti come il ciclo musivo parietale più importante del ‘900.
La riapertura della sala è avvenuta grazie ad una operazione commerciale da parte dell’imprenditore Maurizio Bucci che vi ha realizzato una sala da tè e dal supporto culturale da parte dell’Associazione Tessere del 900 che intende rendere visibili dopo anni di oblio queste opere d’arte oscurate perché realizzate durante il ventennio e valorizzare l’arte e la cultura di quel periodo attraverso convegni, presentazioni di libri, esposizioni.
Più forti della censura antifascista: a Ravenna riapre il Salone dei Mosaici
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[…] I mosaici, che rappresentano la Prima guerra mondiale, la Guerra d’Africa, la Guerra di Spagna e Giulio Cesare che varca il Rubicone furono coperti dopo il 25 luglio 1943 e uno, rappresentante Mussolini in camicia nera in marcia su Roma, fu distrutto. La sala, come nemesi, è stata per lungo tempo sede di associazioni come l’Anpi, l’associazione Italia-Russia, una balera e ha rischiato il collasso fino a quando il palazzo è stato ristrutturato nei primi anni 2000 e le opere restaurate dagli stessi esecutori di 60 anni prima. I mosaici furono poi scoperti alla presenza di Vittorio Sgarbi che li ha definiti come il ciclo musivo parietale più importante del ‘900. LA NOTIZIA SUL “PRIMATO NAZIONALE”: “PIU’ FORTI DELLA CENSURA ANTIFASCISTA&#… […]