Londra, 26 dic – E’ morto, a 53 anni, il cantante inglese George Michael. Dopo la dipartita di David Bowie e Glenn Frey, ad inizio anno, seguite da quella di Prince e, meno di due mesi fa, dalla morte di Leonard Cohen, si chiude così un vero e proprio annus horribilis per la musica degli anni ’70 e ’80.
George Michael, nome d’arte Georgios Kyriacos Panayiotou, è morto nella notte presso la sua residenza di Goring, nell’Oxfordshire. “Se n’è andato in pace”, ha detto il suo portavoce, spiegando che a stroncare il cantante sarebbe stato uno scompenso cardiaco, escludendo di fatto altre ipotesi circolate nelle prime ore.
La carriera del cantante comincia nel 1981, con la fondazione del gruppo degli Wham!, consacrati nel 1984 con pezzi come Wake me up before you go-go, la ballata Careless Whisper e la canzone natalizia Last Christmas. L’esperienza degli Wham! si chiude nel 1986 quando George Michael intraprende la strada da solita, che non sarà meno avara di successi: nonostante l’ultimo album originale in studio risalga al 2004, la popstar ha venduto oltre 100 milioni di dischi.
Nicola Mattei
3 comments
Una stella che non ho mai cagato, ovvero mi è passata accanto inosservata, sia come Wham che come George Michael.
Proprio una lunghezza d’onda diversa dalla mia, e sì che sono sempre stato sia come musicista che come ascoltatore un patito del rock!
Poi a me personalmente le celebrazioni “post mortem” hanno sempre fatto l’effetto di un potente lassativo!
Una mia canzone degli “Apprendisti stregoni” nel 1970 diceva: “A chi è vivo dona l’amore, non a chi è morto, piangere ormai, non serve più”!
E sono rimasto sempre di quella idea.
un paio di buone canzonette…nulla più.
Se penso che Beethoven è morto povero, solo e malato….
più che altro qui stiamo parlando di un sodomita scovato in un bagno pubblico a masturbarsi di fronte ad un bambino…