Roma, 9 giu – Avvelenare cibi, acque, prodotti di uso alimentare. Questa la minaccia che aveva lanciato un uomo, nell’area di Trieste, fermato dalle forze dell’ordine, come riportato su Tgcom24.
Cosa chiedeva il ricattatore per non avvelenare cibi e acque
Voleva utilizzare prodotti come topicida e cianuro per avvelenare tanto i cibi quanto le acque minerali. E per non farlo, chiedeva in cambio un riscatto in criptovalute. Il 47enne residente nella provincia di Trieste è stato quindi arrestato dalla Polizia Postale, su indicazione diretta della Procura di Roma. Le minacce arrivavano tutte via mail: le missive parlavano del possibile utilizzo di solfato di fallio, cianuro e topicida. La tentata estorsione, però, non è andata a buon fine. Ora l’uomo è in carcere, su ordinanza del gip del Tribunale di Roma.
Il ricatto e le mail anonime contenevano video “dimostrativi”
Le mail erano ovviamente anonime, ma il dettaglio più inquietante riguardava i contenuti video. In essi, l’uomo mostrava le modalità in cui sarebbe avvenuto nell’avvelenamento. Una tensione continua, iniziata nell’agosto del 2021 e proseguita fino al maggio 2022, verso diverse aziende. Il ricattatore prevedeva anche di diffondere pubblicamente l’avvelenamento, allo scopo non solo di mettere in pericolo la salute dei consumatori ma anche di provocare il panico e un danno economico alle aziende non solo italiane, ma anche francesi, spagnoli, austriaci, svizzeri e tedeschi, per un totale di circa 200 casi. L’uomo si trovava giò in regime di affidamento ai servizi sociali, e il motivo è una precedente condanna definitiva per altre frodi informatiche.
Alberto Celletti