Roma, 19 lug – Lavorare sul linguaggio per cambiare la realtà: se c’è una cosa in cui sono maestri i corifei del pensiero unico è proprio la manipolazione delle parole in vista della trasformazione delle cose. A proposito delle recenti rivolte di popolo contro il programmato sfiguramento dei quartieri a opera dei prefetti, Donatella Di Cesare ha scritto sul Corriere della Sera una delle solite variazioni sul tema del “ventre della bestia è ancora fecondo”. Secondo la studiosa, non a caso docente di filosofia del linguaggio, a Treviso o a Roma Nord c’è vero razzismo. E poco conta che non si misurino crani: il neorazzismo “può fare a meno di parlare di razze; basta richiamarsi all’ideale per cui ‘ognuno deve vivere nel proprio paese'”. Ragionamento illuminante. Intanto si estende il linguaggio a piacimento oltre ogni plausibilità e ogni logica: se c’è razzismo senza discorso sulla razza perché non può esserci comunismo in assenza di progetti per l’abolizione della proprietà privata? O magari pedofilia in assenza di reati contro i bambini. Basta prendere una parola infamante ed estenderne arbitrariamente il significato. Orwell, al confronto, era un dilettante. Vale anche la pena soffermarsi sulla “messa fuori legge verbale” di affermazioni come “ognuno deve vivere nel proprio paese”. Se dire questo è “neorazzista”, allora ne consegue che l’affermazione corretta è: “Nessuno deve vivere nel proprio paese”. In effetti ci stiamo arrivando. Sfugge, o si fa finta che sfugga, la portata liberale e liberista di tale visione che esalta indiscriminatamente la mobilità degli individui: stiamo chiedendo, alla lettera, di equiparare le persone alle merci. E meno male che sono buoni. Pensate se fossero stati cattivi…
Metti Orwell a San Nicola: il delirio buonista contro le rivolte
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1 commento
Quello che è raccapricciante è che in questo paese o Patria per qualcuno, il potere politico (governo ) ha sposato la causa dell’invasione clandestina come una benedizione. Non si capisce perchè quindi, nazioni come la Francia, la Gran Bretagna la Svizzera e altri stati stanno facendo capire alle masse invadenti che li ( Francia , GB e via cantata ) NON LI vogliono. Non solo, la GB sta cambiando le sue leggi ,un tempo colabrodo, per non dare spazio al trucco della richiesta d’asilo a pioggia. Anzi Cameron ha già detto che presto si sgancerà da quella bella invenzione della Corte di Bruxelles in quanto questa da sempre ragione ai clandestini ! Ovviamente Cameron ha detto ” noi paghiamo le spese e questi ci danno sempre contro !” Bene noi che siamo esposti alla invasione ci troviamo una Boldrina che ne vorrebbe a milioni un tirapiede di prefettucolo che soffre nel vedere che gli italiani si oppongono all’arrivo degli invasori, la polizia che ha lasciato i “tifosi” del Feyenord pisciare nella fontana della Barcaccia senza muovere un dito ma hanno manganellato gli italiani che gli pagano lo stipendio !!! In veneto gli immigrati appena dopo pranzo vanno in spiaggia con l’asciugamanino sul collo a fare il bagnetto. E poi avete visto uno degli ultimi sbarchi ? davanti alla massa che scendeva dalla barca un immigrato col cellulare si faceva una foto !!! così la mandava agli amici che domani lo raggiungono magari dalla Somalia !! Quindi amici siamo allo sbando a questo punto mi chiedo visto che non siamo rassegnati a morire africanizzati, è giusto subire ? oppure fra qualche giorno sarà giusto opporsi alla tirannia di chi odia il nostro mondo ? Che destino avrà l’Italia ? Ci divideremo tra una parte magari agganciata alla Francia (che pure è strapiena di immigrati) ed una abbandonata all’africa e all’est europa ?