Home » Marocchinate, sentenza storica: pensione di guerra a una delle vittime

Marocchinate, sentenza storica: pensione di guerra a una delle vittime

by Cristina Gauri
2 comments

Roma, 11 mar – Dopo tanto dolore, dopo tanta vergogna, una bella notizia. Sicuramente non cancellerà gli orrori di quegli attimi e non riporterà indietro le lancette della Storia, ma almeno vale come riconoscimento e risarcimento – seppur infinitesimale – per le atrocità patite. Stiamo parlando di una vittima delle Marocchinate, quegli episodi di stupri di massa ai danni di svariate migliaia di individui di ambo i sessi e di tutte le età (ma soprattutto di donne) effettuati dai goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia, durante la campagna d’Italia della seconda guerra mondiale. Questi episodi di violenza sfociavano a spesso in esecuzioni degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, e raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente successivi allo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati. Gli effetti di questa ondata di stupri si riverberarono per anni in modo atroce sulle popolazioni delle aree colpite. Una tragedia magistralmente raccontata nel romanzo di Alberto Moravia, da cui fu tratto il famoso film La Ciociara.

Danni morali

Ed è di qualche giorno fa la notizia: la Corte dei Conti del Lazio ha riconosciuto a una donna della Ciociaria, vittima di quella violenza bestiale, il diritto “alla concessione del trattamento pensionistico di guerra per la violenza carnale subita in periodo bellico da parte di truppe di occupazione”. Alla fine del secondo conflitto mondiale lo Stato italiano risarcì le vittime per il “danno fisico” con una somma compresa tra le 50 e le 180mila lire. In seguito, la Corte costituzionale stabilì che a quelle stesse vittime spettava anche un risarcimento per  “danno morale” e una pensione di guerra. Da quel momento in tantissime presentarono domanda per tali risarcimenti, ma invano, perché le istanze vennero tutte respinte. Tre anni fa, un’agguerrita signora di Frosinone ha deciso di fare ricorso alla Corte dei Conti, la quale ha ritenuto fondata la richiesta di una pensione di guerra. La sentenza finalmente spiana la strada al riconoscimento di questo diritto anche alle altre vittime.

Cristina Gauri 

You may also like

2 comments

Cesare 11 Marzo 2019 - 9:27

Che schifo! Solo dopo 75 anni dai fatti in cui il Generale francese Juin permise alle truppe marocchine francesi di poter fare bottino a piacere con donne, vecchi, bambini e bambine lo stato decide di pagare!E al massimo pagherà agli adolescenti violentati dato che chi aveva 20-25 anni oggi ne avrebbe 95-100.E oggi abbiamo il pd e parecchi 5 stelle che proteggono i clandestini anche marocchini che a volte continuano a violentare donne italiane oltre a delinquere anche in tanti altri modi.E abbiamo Macron, a capo del governo che fece stuprare migliaia di italiani innocenti, che ci dice che facciamo vomitare perchè non pieghiamo piu’ il capo come i traditori passati che hanno svenduto mezza Italia alla Francia senza pretendere niente in cambio

Reply
Achille 12 Marzo 2019 - 9:37

Ancora stiamo qui a ragionare? Sveglia gente sveeeeegliaaaaa!

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati