Torino, 8 ott – Concludiamo con questo articolo la dissertazione molto rapida che abbiamo condotto sui concetti fondanti del mondo Open e trattiamo oggi l’Open Data. Come già più volte segnalato, nell’informatica vi è questa, a nostro parere, brutta abitudine di utilizzare definizioni e neologismi in lingua inglese, fattore che contribuisce a mantenere un’aurea di “complicanza e mistero iniziatici”. Nello specifico Open Data vuol dire Dati Aperti, ovvero liberamente disponibili e fruibili con le uniche restrizioni di citare sempre la fonte e/o di mantenere la banca dati sempre aperta. I Dati Aperti possono provenire dal settore privato (per esempio dati aziendali) ma sono principalmente legati al settore pubblico in maniera quasi ovvia perché giustamente le aziende non possono essere interessate, o peggio obbligate, a divulgare le loro informazioni e conoscenze che stanno alla base della loro attività.
Quali sono i componenti dei Dati Aperti? Qualsiasi informazione disponibile alla Pubblica Amministrazione riferita alle tematiche più disparate: cartografia, dati medici e pratica, dati anagrafici, dati governativi, dati biologici (presenza di flora e fauna e con quale frequenza), intensità di traffico, frequenza e tipologia di esercizi commerciali, trasporti, mappatura del sottosuolo, rilevazioni sulla qualità dell’aria, rilevazioni sul traffico, eccetera.
A quali persone e, soprattutto, per quali scopi possono essere utili questi dati? Qui gli esempi si sprecano, citiamo solo qualche caso pratico per poter rendere l’idea :
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i dati sul traffico possono servire in fase decisionale per dei consiglieri comunali al fine di proporre l’istituzione di un senso unico in una determinata via o in tempo reale ai navigatori satellitari per suggerire percorsi alternativi. Oppure ad un artigiano per pubblicizzare in una certa zona la sua capacità ad installare barriere antirumore nelle case;
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i dati anagrafici possono aiutare chi vuole aprire un nuovo esercizio commerciale (ha senso aprire un negozio di pannolini ed articoli per la prima infanzia in un quartiere di ultra sessantacinquenni?)
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un privato cittadino chiede l’allacciamento alla fibra ottica per casa sua, si deve posizionare un nuovo cavidotto e se è disponibile la mappatura del sottosuolo si può eseguire lo scavo senza andare a tranciare le altre tubazioni interrompendo i servizi per tutta la zona.
Detto che i Dati Aperti sono utilizzabili nelle situazioni più disparate, dal giornalismo alla più semplice necessità fattiva attraverso i grandi processi decisionali eccetera, bisogna evidenziare una problematica generale legata alla riservatezza personale (privacy), che è comune a tutta la popolazione mondiale e la specifica situazione italiana attuale che è definibile come una nave in un oceano senza alcun sistema d’orientamento (bussola, navigatore satellitare o stella polare di sorta). Purtroppo l’impianto legislativo in materia è ampiamente lacunoso e disorganico ed i vari Enti Statali, Comuni, ex Provincie e Regioni, quando si muovono, agiscono in completa autonomia cosicché oggigiorno versiamo in una realtà di inutilizzabilità fattiva.
Cristiano Bergoglio