Roma, 9 feb – Sul palco di Sanremo si scatena Teresa Mannino. In modo esasperato visto il contenuto nullo – e in certi casi pure offensivo – delle sue affermazioni. Parole banali, vuote, ma soprattutto ostili all’uomo in quanto tale. La dichiarazione è minimamente furba, perché espressa in forma di leggera metafora, ma il messaggio contro il sesso opposto è chiaro. E non salverà la sedicente comica nemmeno l’idea che possa essere una sottospecie di battuta. Magari spacciata pure per politicamente scorretta, che dite?
“L’uomo ricco etero occidentale pensa che gli altri siano sua disposizione”: a Sanremo la Mannino punta sulle mode di sinistra
Quando non hai molto da dire a livello artistico, ti rifugi nella moda. Quella accettata, promossa e in certi casi imposta. Così a Sanremo fa Teresa Mannino, comica dai discutibili risultati artistici ma ben pronta a cogliere un’occasione imperdibile: quella di fare un monologo dal palco dell’Ariston. Si spera, il più possibile gradito a chi decide i palinsesti, invita ospiti, crea possibilità. Per raggiungere l’obiettivo di restare sulla cresta dell’onda o di arrampicare ancora di più la scala sociale, è necessario essere profondamente banali e allineati. La Mannino riesce perfettamente nell’impresa. Peccato che il risultato sia ridicolo e anche offensivo. Anzitutto per la misandria dichiarata, come quando dice che i maschi delle formiche tagliafoglie “hanno il solo compito di fornire gli spermatozoi”, sostenendo sostanzialmente che l’uomo non serve a niente a parte inseminare. Utilizzando una metafora, certo. Ma se è una battuta, non fa assolutamente ridere. Poi buttandosi proprio sulla ricerca di approvazione della dittatura politicamente corretta, quando dice: “L’uomo ricco, bianco e occidentale pensa che gli altri siano a sua disposizione” che “ama il potere: sugli uomini, sulle donne, sui bambini e sulla natura”. Al contrario di chi dice che serva solo per ingravidare, diremmo noi. Non so, cara Teresa, vuoi aggiungerci anche che gli italiani sono razzisti, che dobbiamo restare umani (senza uomini magari), che si stava meglio quando si stava peggio e che non ci sono più le mezze stagioni? Che tristezza.
Per la serie “Rai occupata militarmente dalla destra”
Dopo l’inutilissima e insensata dichiarazione di antifascismo di Amadeus e Marco Mengoni, arriva anche questo. Tanto per evidenziare ancora la realtà di un universo Rai che è a tinte sinistre da sempre. Ma che la sinistra ha perfino il coraggio di rivendicare come “occupata dalla destra”, come è avvenuto qualche giorno fa. Spacciarsi per vittime essendo carnefici, indipendentemente dalla presenza al governo o meno, è un grande classico. Che oggi assume un valore ancora più inquietante.
Stelio Fergola