Milano, 6 feb – A caccia di cinghiali con arco e frecce. Una proposta che la Lega ha portato in Consiglio regionale della Lombardia per contrastare la crescita esponenziale di questi animali. L’eccessivo aumento della popolazione del suide selvatico negli ultimi due anni, infatti, “ha acquisito i connotati di una vera e propria emergenza” per “i danni alle colture, gli incidenti con i veicoli automobilistici e i rischi per l’incolumità degli escursionisti” causati dai branchi di cinghiali presenti sul territorio. La proposta era contenuta in una mozione della Lega, passata con i voti di tutta la maggioranza e la contrarietà delle opposizioni, e impegna “a valutare anche l’utilizzo dell’arco come strumento massimamente ecologico per attuare le selezione dei cinghiali, nell’ambito dei metodi da considerare per il controllo delle popolazioni”.
Danni per la collettività
La Lega non è nuova al lancio di queste proposte a favore dell’attività venatoria come strumento di controllo della proliferazione incontrollata della fauna selvatica, ma sicuramente è la prima volta che suggerisce l’uso di arco e frecce. “L’eccessiva proliferazione dei cinghiali in Lombardia ha acquisito i connotati di una vera e propria emergenza – afferma il testo del Carroccio – L’allarme è cresciuto negli ultimi 24 mesi. Gli agricoltori sono in costante preoccupazione per i danni arrecati alle colture. Gli animali si avvicinano sempre più ai centri abitati, abbattono reti e invadono autostrade e strade statali e provinciali causando il ferimento di persone e danni agli autoveicoli“. Solo poche settimane fa infatti un branco di cinghiali comparso all’improvviso in autostrada, sulla A1, aveva causato un morto e diversi feriti in provincia di Lodi.
Una vera e propria invasione
Un’escalation preoccupante che l’assessore lombardo all’Agricoltura Fabio Rofi aveva definito “fuori controllo a causa di leggi anacronistiche” in una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Gianmarco Centinaio. Se la giunta approverà il provvedimento, l’utilizzo dell’arco non sarà consentito solo ai cacciatori ma anche agli operatori delle Polizie provinciali deputati al contenimento della fauna e ai proprietari dei terreni agricoli, “anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia”. Ricordiamo che una femmina di cinghiale si riproduce in media 16 volte nei suoi 7/8 anni di vita generando circa 160 cuccioli. In assenza i predatori naturali e di strategie di contenimento, si tratta di una vera e propria invasione con costi per la collettività che cominciano a diventare ingenti.
Le proteste di Codacons e M5S
Non si sono fatte attendere le proteste degli animalisti e del M5S, a cui si è affiancato il Codacons: “Ci schieriamo con il M5S lombardo, che ha fortemente criticato la mozione, la quale promuove un pieno ritorno alle barbarie, consentendo la presenza di cacciatori-arcieri che si aggirano per abbattere gli animali”.
Cristina Gauri
14 comments
[…] Lombardia, al via la caccia al cinghiale con arco e frecce. Ed è polemica proviene da Il Primato […]
Non è certo una novità il dilettantismo dei giornalisti in Italia ma la caccia è un argomento che viene affrontato davvero in modo poco professionale. Bastava leggere la legge quadro sulla caccia, la 157/92, per imparare che l’arco é un mezzo di caccia permesso dal 1992. La novità della legge lombarda, che chiunque può obiettare è che la caccia ai cinghiali venga permessa fuori dai petiodi previsti dalla legge quadro!!! L’ arco è una “non notizia” E brava giornalista!!!
Personalmete proporrei la caccia ai cinghiali con cerbottana.. e perche’ no anche con la fionda..con sfere di gomma.
purche’ di libera vendita e quindi sotto il 1jules.. cosi siamo sicuri che nessuno si fara’ male. ( cinghiale compreso ).
Ma bravi,arco e freccie a tutti così vedremo cinghiali che assomiglieranno a porcospini e che magari moriranno anche dopo giorni con inutili sofferenze.
Senza contare che un cinghiale ferito e tanto più pericoloso.
Vero, l’arco è già regolarmente previsto dalla legge nazionale. La mozione però parla di “controllo” della fauna, che non è attività venatoria. In questo caso l’uso dell’arco è una novità ed ha senso dal momento che è mezzo efficace al pari della carabina, ma in più consente interventi anche in prossimità di zone abitate perché non crea alcuna situazione di pericolo e di allarme per le persone.
La caccia con l’arco e ancora poco bisogna permettere la caccia normale con armi convenzionali per tutto l’anno altrimenti faremo ben poco a quelli che non sono d’accordo far pagare i danni forse la smettono di fare i buonisti alla faccia di quelli che pagano le tasse .
Infatti è questo che prevede la mozione: interventi tutto l’anno con i fucili. Eventualmente anche con l’arco, come già si fa in altre regioni.
No caccia al cinghiale, siete crudeli e criminali.
Cacciate chi ci riduce in schiavitu’ tutti I giorni. A quelli va bene anche l’arco.
Informatevi su come sia difficile abbattere un simile animale con archi e frecce. C’è il rischio neppur troppo lontano di trasformare il suide in un portaspilli sanguinolento vagante.
personalmente avrei preferito la cerbottana
e perche’ no la fionda purche’ sia assolutamente sotto 1 joule. cosi ci divertiremo di piu’ tutti e nessuno si fara’ male ( cinghiale compreso ).
Sono del parere di non andare più a caccia di cinghiali con qualsiasi arma. Tra 3 anni ci troveremo con i cinghiali davanti alle case, con pericoli di tutte le specie. Allora i cacciatori verranno chiamati per risolvere i problemi. Questi si devono rifiutare e invece ci manderei gli animalari o animalisti e tutti gli anticaccia, con in testa la brambilla
bravo bella risposta facciamoci andare GLI ANTICACCIA AD ARGINARE I CINGHIALI
Sono d’accordo con osvakd…. Non solo gli farei pagare i danni ma anche la frequentazione di corsi “d’intelligenza” visto che sono in possesso di molta ignoranza… Ma guarda te!!!!! Sti buonisti-animalisti…. Che andassero a lamentarsi con chi ha subito danni o molto peggio, lutti, poi ci spiegheranno cosa gli accade……