Roma, 11 mag – Nei primi anni Ottanta un importante produttore di caffé era la Repubblica Democratica del Congo, poi le guerre che hanno martoriato il Paese hanno fatto crollare la produzione. Adesso però, a Nord Est, i contadini stanno riprendendo la coltivazione: questo grazie agli investimenti fatti dalla Nespresso.
Il caffé nel Congo
La società’ svizzera, famosa in Italia per i suoi spot con George Clooney, punta ad investire, entro il 2026, 20 milioni di dollari per rilanciare le coltivazioni di caffe’ nelle regioni di Nord Kivu e Sud Kivu: a tale proposito ha offerto assistenza e formazione a piu’ di 20mila coltivatori al fine di produrre le qualità più pregiate Le due regioni scelte da Nespresso sono sotto attacco da parte di diversi gruppi di guerriglia e sono tra le più instabili dell’Africa: nonostante tutto, la società svizzera ha deciso di provarci, e il potenziale è interessante: non solo per produrre un bene di alta qualità, ma anche perché potrebbe esserci effettivamente un’alternativa per gli abitanti di quest’area così che non debbano lasciare la loro terra.
Rischi e prospettive
Ovviamente i rischi di tale investimento sono tanti: per questo Nespresso collabora non diverse Ong locali e internazionali per offrire a questi coltivatori la migliore assistenza possibile e garantire loro una maggior sicurezza. C’e’ da dire che per l’azienda questa non è la prima esperienza africana, visto che di recente ha avviato un programma simile in ZImbabwe e dimostra l’impegno che questa societa’ ha verso i coltivatori di caffe’ africani nonche’ l’importanza di aiutare gli africani nei propri paesi offrendo loro opportunita’ in loco senza che questi debbano emigrare.
Giuseppe De Santis