Roma, 13 mar – Bastano le paroline “guerra” e “nucleare” a scatenare un putiferio. Che, intendiamoci, niente esclude non possa verificarsi, ma di certo non nelle modalità allarmate dalla maggior parte della stampa mainstreamì: come quella del Giornale che, sebbene non parli apertamente di “minaccia”, quasi lo lascia intendere da titolo e presentazione.
Guerra nucleare, le paure
Siamo all’ennesima minaccia di “guerra nucleare” di Putin che non è una minaccia, ma una banalissima reiterazione dello stato di fatto – ovvero, di conflitto – tra Russia e Occidente. Le parole precise del presdente russo, infatti, sono le seguenti: “”Dal punto di vista tecnico-militare siamo ovviamente pronti” per una guerra nucleare, dice alla tv statale e all’agenzia Ria Novosti, poi però aggiunge di non averci mai pensato, nemmeno con l’eventualità di utilizzare mezzi definiti “tattici”. Ripetendo a pappagallo ciò che aveva già asserito in passato: le armi nucleari potrebbero essere usare solo in caso di pericolo per “l’esistenza” e “la sovranità e indipendenza” della Russia. Inoltre, “gli Stati che dicono di non avere linee rosse verso la Russia devono capire che la Russia non avrà linee rosse verso di loro”. Eppure il Sole 24 Ore parla di “Putin che avverte l’Occidente”, Open, manco a dirlo, di “minaccia”.
La realtà
La realtà è la solita: nessuno ha intenzione di invischiarsi in un caos del genere. Né Nato né Russia. Tanto è che la versione di Putin in buona sostanza è sempre la stessa: reagiremo se saremo attaccati. Della possibilità della guerra nucleare si parla dall’inizio del conflitto in Ucraina, e non solo da parte russa, dal momento che da Washigton a pochi giorni dallo scoppio della guerra si era addirittura minacciata la classica “terza guerra mondiale”. Le parole di Putin, insomma, sono abbastanza ordinarie. Certamente non tranquillizzanti, ma questo vale in generale per il sangue che si sta versando da oltre due anni nel cuore dell’Europa, di sicuro non proficuo al fine di dormire – tutti – sonni tranquilli.