Home » Ecco la trasparenza a Cinque Stelle: incontrare in segreto le banche d’affari

Ecco la trasparenza a Cinque Stelle: incontrare in segreto le banche d’affari

by La Redazione
5 comments

Roma, 4 dic – Gridare “trasparenza” come neanche Gorbaciov in Unione Sovietica, urlare “onestà” ai quattro venti e millantare di “aprire il Parlamento come una scatola di tonno”. Il M5S ci ha abituato a dichiarazioni roboanti unite ad attacchi verbali vibranti contro la casta e i soliti politicanti. Di più, basta leggersi i punti programmatici riportati sul sito dei pentastellati per trovare perle come questa: “Via le mani dei soliti furbi dal risparmio degli italiani. Ogni italiano deve sapere cosa una banca fa dei suoi soldi”. E ancora: “Vanno eliminati gli abusi delle banche nei confronti dei cittadini, a partire da fenomeni come l’usura bancaria e l’anatocismo, ma nell’era in cui prendono piede i pagamenti digitali, serve anche una infrastruttura pubblica che garantisca privacy, rapidità e gratuità del servizio”. Tutte cose buone e giuste, penserete voi e pensiamo anche noi.

Peccato che, a parte il fatto che in cinque anni i deputati grillini non hanno aperto neppure le porte degli scantinati del Parlamento, come rivelato dall’agenzia Bloomberg lo scorso 13 novembre a Roma è avvenuto un incontro in gran segreto tra alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle e più di una dozzina di investitori internazionali, tra i quali gestori, hedge fund e banche d’affari. Proprio le banche colpevoli di anatocismo? L’agenzia ha menzionato alcuni dei partecipanti: Brevan Howard Asset Management, Moore Capital Management, Wellington Management Group, Bank of America e Amund.

Questi nomi non vi dicono nulla? Vi basti sapere allora che la Bank of America è la più grande banca commerciale degli Stati Uniti, accusata dallo stesso governo Usa nel 2010 di “frodare scuole, ospedali e decine di organizzazioni governative statali e locali attraverso la cattiva condotta e le attività illegali che coinvolgono l’investimento dei proventi dalla vendita di obbligazioni municipali”. Il 24 ottobre 2012, il procuratore federale di Manhattan ha intentato causa alla Bank of America Corp. per aver truffato i propri clienti per più di 1 miliardo di dollari, vendendo loro titoli tossici.

Eppure secondo Carla Cuocco, parlamentare Cinque Stelle che assieme ad altri due deputati grillini, Carlo Sibilia e Laura Bottici, ha preso parte all’incontro citato da Bloomberg, questa banca è tra gli investitori che sta trattando il M5s come “potenziale forza di governo”. “Gli investitori – ha spiegato Ruocco – ci hanno chiesto principalmente come potremmo governare senza formare una coalizione, se abbandoneremmo l’Euro e come vogliamo cambiare l’Unione Europea”. Intanto, giusto per trasparenza, i Cinque Stelle zitti zitti incontrano le banche d’affari.

Eugenio Palazzini

You may also like

5 comments

mario 4 Dicembre 2017 - 6:20

che siano maiali venduti è risaputo da un pezzo ……

Reply
cenzino 4 Dicembre 2017 - 9:15

Una volta al “potere” si conformano prontamente e proni. Un movimento che di rivoluzionario ha solo i congiuntivi di Di Maio.

Reply
VIRGINIA VIANELLO 5 Dicembre 2017 - 6:05

Vergognosi.

Reply
serena 6 Dicembre 2017 - 8:50

Chi si fida di loro è lo stesso deficiente che si è fidato del berlusca

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati