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La Rai sostiene il festival che accusa il governo di razzismo: ira della Lega

by Lorenzo Zuppini
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Roma, 5 ott – È polemica tra Lega e Rai per un patrocinio che la Tv di Stato ha deciso di dare al Festival di Sabir sulle culture Mediterranee. Due parlamentari della Lega, Simona Pergreffi (membro della Commissione di Vigilanza Rai) e Daniele Belotti chiedono che la Rai ritiri immediatamente il patrocinio, dato che il festival va in controtendenza con le scelte del governo. “Offrire il patrocinio Rai a una manifestazione in cui si analizzano forme per denunciare i vertici del governo italiano legittimamente eletto, promuovere strumenti di contrasto alle sue politiche sugli hotspot, definire razzisti e populisti milioni di elettori che in Europa sostengono determinate forze politiche, organizzare etichettare come ‘reazionari e oscurantisti’ determinati governi di Paesi europei – sostengono la Pergreffi e Belotti – non è dunque una svista, ma un grave errore cui rimediare con urgenza”.
Sì, perché il Festival in questione, che si svolgerà ai Cantieri della Zisa di Palermo dall’11 al 14 ottobre, promosso da una sfilza di ong e onlus, come l’Arci, le Acli, la Caritas italiana e la Cgil, con la collaborazione di Asgi, A Buon Diritto e Carta di Roma, è tutt’altro che imparziale. Nel suo programma, come fanno notare i deputati leghisti, sono previsti persino convegni sulla campagna elettorale per le Europee 2019 contro movimenti politici definiti ‘regressivi’. 
Pronta la risposta della sinistra, che è scesa in prima linea a difendere la scelta della Rai, e accusa di protagonismo la Lega. Il deputato piddino Michele Anzaldi afferma che “il patrocinio, specie se gratuito, è concesso in base a regolamenti aziendali e a partire dal rispetto dell’Articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa e di pensiero. È singolare, però, che questa improvvisa richiesta contro Sabir festival arrivi proprio ora, sebbene sia alla sua quarta edizione. Salvini vuole decidere anche a quali manifestazioni la Rai deve concedere il suo patrocinio? Non gli basta aver imposto in maniera illegittima un suo fedelissimo come presidente? È una deriva banditesca e ricattatoria (‘se parli bene di me ti lascio aperto, se parli male di me ti chiudo’) che fa il paio con simili dichiarazioni di Di Maio”.
Anna Pedri

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1 commento

Raffo 5 Ottobre 2018 - 9:41

Il comunistoide piddino parziale e vigliacco accusa di mancanza di democrazia………. Si vergogni,fa parte di un gruppo codardo e inadeguato che ha occupato rai e altro con una dittatura sinistra nauseabonda ed indegna. Sono la minoranza nel paese e pretendono di dettar legge e farci invadere dalla fecciaglia tribale analfabeta negroide……..e se i leghisti si incazzano hanno ragione,già paghiamo il canone per sorbirci fazio e comunistelli vari ,ci mancava solo il patrocinio ai traditori che ci vogliono morti e sepolti……….che schifo gli fanno gli italiani……… meglio sfamare gli africani che dare una casa calda e un pasto decente ad un anziano italiano……….penosi.

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