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La convinsero di essere trans e di doversi asportare il seno: ora, 18enne, li denuncia

by Alberto Celletti
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ragazza convinta di essere trans

Roma, 21 giu – Una ragazza – allora – di 13 anni, convinta quasi a forza di essere trans, si era fatta asportare il seno. Ora, a 18 compiuti, si rende conto della privazione e denuncia coloro che l’avevano circuita. La triste storia è avvenuta in California.

Convinta di essere trans, si esporta il seno a 13 anni: a 18 denuncia chi l’aveva spinta a farlo

Kayla Lovdah, 18 anni, sostiene di essere stata circuita all’epoca, quando tredicenne, si fece operare al seno facendoselo asportare. Circuita da medici dell’ospedale presumibilmente “ideologicamente orientati” alla fluidità. La ragazza, ovviamente, già era in una fase confusa in cui aveva iniziato a prendere ormoni e steroidi per “mutarsi”. A quel punto, i medici della Kaiser Foundation in California avrebbero proposto ai genitori della ragazza, secondo quanto riportato dal Daily Mail, l’ipotesi dell’intervento chirurgico, giustificandolo così: “È meglio avere un figlio vivo che una figlia morta”. Inoltre, il percorso di avvicinamento all’intervento sarebbe stato stranamen te rapido: esame diagnostico di appena 75 minuti e poi via, sotto i ferri, per deturpare sé stessa.

Il pentimento

La ragazza californiana si “sentiva” transgender e aveva iniziato la “transizione” assumendo bloccanti della pubertà e testosterone senza. Oggi si lamenta del mancato supporto psicologico ricevuto all’epoca. Va detto che la giovane sottolinea di non essere arrivata a “sentirsi” trans spontaneamente, ma in seguito a contenuti di “influencer transgender online” quando aveva solo 12 anni, non avendo la consapevolezza di ciò che stava facendo. Kayla ha commentato così la vicenda: “La stragrande maggioranza dei bambini, se trattati con farmaci nella prima adolescenza, rischiano di rimpiangere la decisione presa una volta maturi“. Aggiunge poi di aver subito “abusi medici ideologici orientati al profitto”.Secondo i suoi legali, quanto accaduto è “un folle abuso su minori”, ritenendo il fatto un’occasione per impedire altri casi simili in futuro, “negli stati liberali come la California, dove ideologi sconsiderati spingono alla realizzazione di questo tipo di programma”.

Alberto Celletti

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1 commento

Jrg 21 Giugno 2023 - 1:36

I suoi genitori hanno una colpa più grave.

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