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La Boldrini non sente ragioni: dire “ministra” è la sua unica priorità

by Roberto Derta
12 comments

Roma, 1 dic – La legislatura si avvia verso la fine, ma Laura Boldrini non arretra un millimetro rispetto a quella che sembra essere la sua madre di tutte le battaglie: le desinenze femminili delle professioni, tematica a cui ha dedicato gran parte del suo mandato. Ieri la presidente della Camera è intervenuta all’Accademia della Crusca a Firenze e ha rincarato la dose: “In Italia noi donne siamo il 51% della popolazione: siamo la maggioranza, non ci dobbiamo adattare. Dobbiamo uscire dalla sindrome della minoranza silenziosa e remissiva; dobbiamo invece esigere rispetto, anche nell’uso del linguaggio”. Ci risiamo con gli interventi orwelliani sulla lingua. Del resto, “ce lo chiede l’Europa”:
“Negli altri Paesi europei tutto questo è stato superato da anni, e le donne che hanno raggiunto i vertici hanno portato avanti la battaglia sulla consapevolezza del linguaggio di genere. In Spagna si dice ‘Presidenta’; in Francia ‘Madame la Présidente’. E in Germania, Angela Merkel ha preteso e ottenuto di essere chiamata ‘Cancelliera’. Per quale motivo soltanto in Italia deve essere opposta una tale resistenza alla declinazione al femminile? Chiaramente il blocco è culturale: non si vuole riconoscere alle donne la loro presenza nei posti-chiave”.

E se violentare la lingua vi crea qualche imbarazzo, la verità è solo che siete dei maschilisti: “Chi si ripara dietro la ‘questione cacofonica’ lo fa per non rivelare il convincimento per cui le donne non devono creare problemi, e anzi devono ringraziare se occupano certe posizioni apicali che, in quanto tali, sono declinabili solo al maschile. Mi domando come mai, nel 2017 siamo ancora qui a constatare quanto per alcuni sia difficile dire ‘ministra’, ‘magistrata’ o ‘ingegnera’! Mentre non ho mai sentito sollevare alcun problema quando si tratta di dire ‘contadina’, ‘operaia’ o ‘cameriera’”. Per la Boldrini, “la parità passa anche attraverso il consolidamento di un linguaggio rispettoso dell’identità di genere. Non è solo una questione di forma: declinare al femminile significa riconoscere la sostanza, riconoscere la storia delle donne e tutte le tappe raggiunte verso l’eguaglianza. Mentre quello che non viene nominato, semplicemente non esiste”.

Roberto Derta

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12 comments

ANTERO 1 Dicembre 2017 - 10:03

Sua Altissima Sovranissima Montecitoriale Presidenzialità … ha nuovamente pontificato !

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rino 1 Dicembre 2017 - 10:04

Ha perfettamente ragione: anzi, io proporrei di fronte a professionisti di sesso maschile “Pediatro”, “Psichiatro”, “Osteopato”, “Estetisto”, “Geometro”, tutti quelli che terminano in “ista” (“Ellettricisto”, “Tassisto”, “Baristo”, “Musicisto” etc..) e alcune chicche: “Poeto”, “Profeto”, “Gerarco – Fascisto Nazisto” (così viene rimarcato anche il cattivo sesso oltre alla cattiva ideologia nel caso specifico…).
Per concludere e dopo aver dato a Cesara quello che è di Cesara e a Dia quello che è di Dia, perché non chiamare Gesù Cristo “il Messio”?

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serena 1 Dicembre 2017 - 10:16

W l’itaGlia

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luis r. 1 Dicembre 2017 - 10:17

pensare che Ministra suona così male… da confondersi con minestra… ma lo stile dev’essere un optional

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cenzino 1 Dicembre 2017 - 6:13

Personaggio imbarazzante da dimenticare il prima possibile come stress post traumatico. Donnetta ottusa agitata e di un’apertura mentale pari a quella di un criceto.

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Tony 1 Dicembre 2017 - 6:29

..?..

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Leonardo 1 Dicembre 2017 - 9:54

Adesso siamo tutti querelati abbiamo parlato male della minestra,il vero problema italiano

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Taros 1 Dicembre 2017 - 10:16

Iiiii

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Taros 1 Dicembre 2017 - 10:26

E ora la fenomena si occupera’ delle Forze Armate… avanti con colonnella, capitana, maggiora…

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Claudia Pittol 2 Dicembre 2017 - 9:49

Con tutti i problemi che abbiamo questo mi sembra un’assurdità. Stiamo affidando la gente è sempre più povera,gli anziani non possono curarsi,si ha paura ad uscire da casa vista ka ben nota delinquenza( che è pure protetta) e la signora Boldrini si preoccupa di questo? Io non la sopporto più

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Gigi 2 Dicembre 2017 - 2:55

È ridicola almeno è femminile,abusiva

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Gigi 2 Dicembre 2017 - 2:56

È ridicola almeno è femminile abusiva

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