Roma, 7 mar – Al Festival della Gioventù a Sochi il noto writer Jorit si è intrattenuto sul palco con il residente russo Vladimir Putin: “Voglio mostrare all’Italia – ha detto – che sei un essere umano come tutti e contrastare la propaganda occidentale”. Ora però come faranno a giustificare un’antifascista alla corte di Putin?
Jorit a Sochi elogia Putin
Lo street artist napoletano già noto per aver realizzato un murales a Mariupol occupata dall’esercito russo, è tornato a parlare con il presidente russo Putin in un convegno giovanile: “La Russia e l’Italia sono unite da molti fattori, tra cui la lotta per l’indipendenza e il desiderio di libertà che gli italiani hanno sempre nel cuore” ha detto in una sviolinata diretta al numero uno del Cremlino, il quale si è lanciato in un messaggio di pace e amore verso l’Italia affermando che “gli italiani hanno sempre un desiderio di libertà nei loro cuori”, e che “questo significa che rispettate il desiderio degli altri popoli di fare le loro scelte e scegliere il loro destino”. Una vera e propria riunione di famiglia con un writer coccolato da sinistra ed antifascisti: nel 2021, a 40 anni dalla morte di Valerio Verbano nel quartiere Montesacro, il municipio III di Roma e la Regione Lazio avevano gli dedicato un gigantesco murale firmato proprio dal pupillo dello Zar. Ora ci aspettiamo mozioni municipali per far rimuovere le opere di un'”artista” che sta collaborando attivamente alla propaganda filo-russa in Italia: o la mafia antifascista riuscirà a rendere anche lui un eroe? Sicuramente ci sono riusciti i russi, che mentre “lasciavano morire” Navalny inauguravano un suo murales a Mosca dedicato ad Assange. Cortocircuiti ideologici per chi non sa de che parte stare.
Sergio Filacchioni