Tolosa, 18 giu – L’Italia che ieri ha sfidato la Svezia non sfonda come nell’esordio col Belgio, colpevole una minore intesa tra i giocatori specialmente tra Éder e Pellè: la squadra arranca contro un avversario mediocre, tant’è che il primo tempo risulta particolarmente noioso concludendosi con uno scialbo 0-0. Il gioco italiano va in controtendenza rispetto alla grinta adoperata nella scorsa partita ma, nonostante ciò, va dato il merito a un’ottima difesa che tiene testa alla forza di Ibrahimovic. Con il secondo tempo l’Italia di Conte diventa più aggressiva, mettendo a dura prova l’avversario. E a sbloccare la partita sarà il decisivo gol di Éder all’ottantottesimo. La partita si conclude così con un 1-0 che determina la sconfitta della Svezia, ufficialmente uscita dagli europei (potrà al più sperare in un improbabile ripescaggio come migliore terza), e la qualificazione degli azzurri agli ottavi, con la sfida di domani fra Belgio e Irlanda che potrebbe darci il primo posto aritmetico nel gruppo.
Un gol in extremis in una partita meno coinvolgente di quella passata per una vittoria che soddisfa per la sua importanza, il c.t. Conte ha commentato così le difficoltà incontrate nel primo tempo: “Abbiamo fatto più fatica nel primo tempo, loro erano bravi a chiudere tutti gli spazi e arrivavano sempre prima di noi sulla palla, noi siamo stati meno bravi nel fare le scelte giuste in attacco – continua Conte -, però bisogna sottolineare che noi non abbiamo mai concesso niente né nel primo né nel secondo tempo. Anzi, le occasioni le abbiamo avute solo noi e non ci sono mancate le occasioni con le quali potevamo anche raddoppiare. Abbiamo preso una traversa, abbiamo fatto il gol e potevamo anche fare un altro gol. E’ stata una partita tosta, ma lo sapevamo”. Conte commenta poi il risultato della partita con entusiasmo e sicurezza: “Sono molto felice per questa vittoria, stiamo vivendo un sogno: la qualificazione diretta agli ottavi era per noi un obiettivo. Sono contento per i ragazzi per quello che fanno, per quello che ci mettono, perché sono bravi a soffrire”. Ora bisognerà vedere se ci sarà continuità tra il gioco dell’esordio e la vittoria di oggi, e se l’andamento positivo continuerà anche nelle prossime partite ora che la sfida si fa più impegnativa.
Edoardo Martino