Roma, 29 sett – Con il “trimestre antinflazione” il governo di fatto ha calmierato i prezzi dei beni di prima necessità fino al prossimo anno. Il che rappresenta sicuramente una buona notizia, purtroppo soltanto temporanea.
“Trimestre antiinflazione”: così il governo blocca i prezzi fino a Natale
Il giorno di partenza sarà il primo ottobre: prodotti alimentari ma anche i prodotti di largo consumo, dell’igiene e per l’infanzia, con l’intervento del governo avranno prezzi bloccati o ridotti. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso “è importante che inizi domenica e che comprenda l’intero periodo natalizio, per onorare una festività religiosa a cui siamo particolarmente attenti”. E anche per mantenere alti i consumi almeno in una fascia di beni importante in un periodo in cui, si sa, l’economia gira particolarmente. Il premier Giorgia Meloni ha commentato così, durante la sigla dell’accordo con le imprese: “Questo patto è uno strumento attraverso cui lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo. Un’iniziativa che va al di là del valore economico, è un bel messaggio alla nazione, agli italiani, sulla capacità che l’Italia ha ancora nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi”.
L’accordo con le imprese alimentari
Meloni ha proseguito così: “Penso sia la prima volta che tutto il sistema Italia, la filiera alimentare, dei beni di largo consumo, firma un patto con il governo per tenere sotto controllo i prezzi del carrello della spesa, per aiutare famiglie, soprattutto quelle in difficoltà”. Poi ha aggiunto: “È un’iniziativa frutto di un confronto durato diverse settimane, che ha portato un risultato concreto, e che dimostra al governo che noi non siamo soli quando ci sono da affrontare dei problemi. Forse dimostra anche al mondo produttivo che c’è una guida, che c’è in questa nazione finalmente un governo che sa ascoltare e che ha l’umiltà di chiedere una mano quando c’è da affrontare situazioni complesse, come la spirale inflazionistica davanti a cui ci troviamo”.
Impossibile non guardare positivamente alla misura, sebbene sia una mosca bianca in un contesto di aiuti estremamente limitati e spesso idenficabili come elemosine vere e proprie (si pensi ai bonus benzina o alla stessa social card). Frenare i prezzi per tre mesi è un’indubbia boccata d’ossigeno per molti. Il rilievo critico sta nella sua temporaneità, nel fatto che sia l’ennesimo tampone. Ma se non altro va registrata la sua esistenza in un periodo dell’anno troppo strategico per essere ignorato.
Aurelio Del Monte