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Ilaria Salis europarlamentare: non si cerchino scuse, siamo tutti responsabili

by Stelio Fergola
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Roma, 10 giu – Ilaria Salis è europarlamentare. Esulta quella cloaca di Alleanza Verdi e Sinistra, esultano Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Non esultiamo noi: scandalizzati per un’operazione tanto iniqua portata a compimento, ma sufficientemente onesti intellettualmente da osservare un fatto con lucidità e autocritica: se la “maestra” è uscita vincente da questa tornata elettorale è anche colpa nostra. E dobbiamo assumercene la responsabilità.

L’elezione di Ilaria Salis ad europarlamentare è anche colpa nostra

Il Pd supera il 24% dei voti, Avs il 6. Sono percentuali importanti, e non certo indicative di un reale consenso. Perché è stato ancora una volta l’astensionismo a farla da padrone. Proprio così, quel vecchio vizio degli elettori di destra – o quanto meno non di sinistra piddina – che se represso per una buona volta non avrebbe permesso alla premiata ditta di Fratoianni-Bonelli di farla fare franca alla maestra, candidata un po’ ovunque con il solo scopo di fare il massimo per portarla al massimo risultato: l’elezione ad europarlamentare. La “militanza elettorale” della sinistra ancora una volta ha generato mostri, ovvero una sovraesposizione di percentuali non corrispondente al suo reale consenso nel Paese. Noi, però, dobbiamo guardarci allo specchio. Sarebbe assurdo non farlo.

Assumersi la responsabilità

Chi scrive è andato a votare, ma non ha intenzione di sottrarsi a una responsabilità collettiva, perché si sente comunque parte di un modo di pensare, di interpretare il reale, da cui non può staccarsi, a prescindere da visioni diverse che si palesano sempre su svariati temi. Ecco perché parla in prima persona plurale. Chi scrive non è mai stato critico in modo netto nei riguardi dell’astensionismo, sebbene abbia sempre rilevato come, in queste forme parziali, sia sostanzialmente inutile. Chi scrive ha sempre invitato tutti all’elasticità mentale, la stessa che, ieri e l’altro ieri, doveva portare tutti ai seggi allo scopo di compiere ogni sforzo per impedire uno scempio del genere, una vergogna che passerà sotto silenzio, ben occultata dalla solita stampa mainstream al servizio dei dem e dei liberal-progressisti nostrani.

Tra qualche mese nessuno ne parlerà più. Nessuno stigmatizzerà più la storia imbarazzante di una candidatura nata solo ed esclusivamente con lo scopo di sfuggire alla giustizia, nella fattispecie ungherese ma potremmo definire universale, creando da sé la possibilità di eludere processi e indagini. Se Ilaria Salis è europarlamentare è anche colpa nostra. E dobbiamo rendercene conto con la massima autocritica possibile. Anche chi è andato a votare deve riflettere, perché il suo esempio sia di monito a chi ha disertato le urne nel modo peggiore possibile. Dobbiamo diventare militanti elettorali a prescindere: è tempo di superare certe sciocchezze.

Stelio Fergola

 

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