Roma, 26 mar – Dal 18 marzo su Sky Atlantic è visibile la nuova serie di 8 episodi intitolata “Il Re”, con protagonista principale Luca Zingaretti, abile a cimentarsi in un ruolo piuttosto differente rispetto al celebre Commissario Montalbano.
Il Re “della legalità”?
In effetti, anche in questo prodotto Zingaretti sarebbe schierato “dalla parte della legalità”, data l’interpretazione di Bruno Testori, rispettato e temuto direttore del carcere San Michele. Tuttavia, sin dal primo episodio appare chiara la trama ben distante dai consueti polizieschi prodotti in Italia negli anni recenti, poveri di adeguati colpi di scena ed impantanati spesso in un intrattenimento dei telespettatori poco emozionante ed innovativo. In questo caso la storia è cruda, con il protagonista abituato ad una direzione del carcere incentrata sulla creazione di un “sistema” interno, con meritocrazia per i detenuti intenzionati a collaborare e lo spaccio di droga ad opera degli stessi supervisori usato come arma per evitare proteste ed eventuali rivolte interne.
Infatti, la fama positiva della casa circondariale è dovuta alla capacità di contenere e gestire i detenuti più cruenti e spietati, che avevano contribuito a provocare tensioni negli altri carceri. Nonostante le premesse, due morti inattese ed improvvise sconvolgono la routine quotidiana della struttura e catapultano Bruno ed i suoi colleghi nel girone di indagini ed interrogatori della Polizia, che ben presto si accorgerà delle inusuali abitudini con cui è gestito il San Michele. Un prodotto nuovo ed italiano, capace di dare linfa al settore delle serie tv nostrane spesso deriso ed escluso dai palcoscenici internazionali.
Le serie italiane nella percezione internazionale
È risaputo come l’Italia abbia spesso incontrato delle difficoltà nella creazione di lavori capaci di influenzare positivamente la critica estera. Tuttavia, nell’ultimo decennio pare esser cominciata una inaspettata inversione di tendenza, con alcuni prodotti che hanno migliorato la nostra considerazione anche come produttori di serie tv di adeguayo livello. Siamo certi che Il Re otterrà un riscontro positivo e sarà ulteriore conferma delle ottime capacità dei nostri attori, produttori e registi.
Tommaso Alessandro De Filippo