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Il democratico Sala vieta le manifestazioni pro Palestina nel giorno della memoria

by Sergio Filacchioni
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Roma, 26 gen – Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha reso noto di aver espressamente vietato ogni manifestazione a favore della Palestina per il 27 gennaio, giorno della memoria. Una decisione presa – a detta del sindaco – in linea con il Viminale.

Sala vieta manifestazioni pro Palestina

“Il Prefetto mi ha detto che sono allineati con il ministro Piantedosi, quindi che salvo novità dell’ultimo momento le manifestazioni pro Palestina saranno vietate”. Questo è quanto detto dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un incontro con gli studenti a Palazzo Marino, sede del Comune, nell’ambito del Giorno della Memoria. “Per me è difficile entrare in queste dinamiche e non è una cosa che riguarda solo Milano – ha aggiunto sulla possibilità che domani i cortei pro Palestina siano vietati -, quindi penso che sia insensato mettersi a discutere o a commentare una decisione del genere”. Un serio confronto democratico dal maestro dei divieti.

A Roma situazione simile

Il corteo va spostato ad altra data. Questa la decisione della Questura di Roma circa la manifestazione dei palestinesi indetta per domani nel Giorno della memoria. Stamani personale della Questura di Roma, secondo qanto si apprende, ha notificato la prescrizione agli organizzatori del corteo indetto per domani “in virtù delle direttive emanate nelle ultime ore dal Dipartimento della pubblica sicurezza in cui si indica che l’iniziativa si deve svolgere nelle stesse forme e modalità in altra data già a partire da domenica 28 gennaio”. “È estremamente grave che la comunità ebraica incida su una decisione già presa dall’autorità competente che aveva autorizzato il corteo”. Così Maya Issa, presidente del Movimento degli studenti palestinesi dopo la decisione della Questura di far slittare il corteo di domani.” E’ una decisione che aumenta la rabbia – aggiunge – Noi ci riserveremo di decidere se manifestare domenica 28 ma non possiamo garantire che non ci siano persone che domani scendano comunque in piazza”. Sulla questione è intervenuta anche il premier Giorgia Meloni: “Una questione che ci preoccupa abbastanza in questo momento al di là del merito delle manifestazioni perché in Italia, come sapete, rispettiamo il diritto di manifestare. Ci sta lavorando Piantedosi, vediamo cosa emerge”.

Sergio Filacchioni 

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