Torino 12 gen – Il 29 dicembre scorso Ciro Lo Muscio è stato investito ed ucciso da un’auto civetta della Polizia di Stato che transitava su corso Grosseto a Torino. Il trantanovenne torinese stava attraversando il corso quando un’auto senza insegne guidata da agenti di polizia lo ha travolto, uccidendolo. Sul caso sta indagando la procura, ma la famiglia, tramite i suoi legali ha chiesto aiuto ai cittadini. La morte di Ciro, infatti, per certi versi rimane, al momento, un mistero. Cosa ci faceva un’auto della polizia senza insegne su corso Grosseto la sera del 29 dicembre? I due agenti erano in servizio? A che velocità andava l’auto della polizia? Secondo la famiglia di Ciro, l’auto della polizia procedeva ad alta velocità e ad oggi non è chiaro cosa stessero facendo i due agenti che giustificasse una condotta così imprudente da cagionare la morte di un pedone. Parrebbe che la polizia intervenuta sul posto abbia immediatamente preso in consegna e fatto sparire dalla scena del crimine i due agenti, in tutta fretta, forse per evitare che qualcuno li potesse riconoscere. Infatti, c’è chi sostiene, come alcuni esponenti di associazioni che monitorano i crimini commessi da personale delle FdO, che tra i due agenti presi in consegna non ci sia chi era effettivamente alla guida del mezzo e che quindi altri agenti di polizia si siano dileguati dalla scena del crimine prima dell’arrivo dei soccorsi e dei primi curiosi.
Stupisce il più assoluto riserbo delle FdO sull’accaduto, che poteva essere derubricato ad una semplice disgrazia automobilistica e che invece pare assumere contorni inquietanti, ad oggi non spiegati in maniera convincente. Nel frattempo le tifoserie di Juventus e Torino, sempre molto attente ai crimini commessi dalla polizia, hanno tributato alcuni striscioni a Ciro, chiedendo giustizia e rispetto per il dolore della famiglia del giovane. Perché non vengono fornite risposte ai familiari di Ciro? Una maggiore trasparenza da parte delle forze dell’ordine aiuterebbe senza dubbio a rassenerare il clima e a consentire a tutti i cittadini di conoscere pienamente la dinamica dei fatti.
*** APPELLO DELLA FAMIGLIA “chiunque possa aiutare o avesse visto può scrivere a veritaperciro@gmail.com“***
Marco Racca
1 commento
Storia incredibile , soprattutto quelle stranezze che ne danno un contorno poco normale , se è stata una semplice tragedia aleatoria non dovrebbero sussistere queste oscure situazioni