Roma, 30 set – Metti gli Hezbollah a messa. È accaduto domenica mattina, a Roma, quando la delegazione del “Partito di Dio”, giunta a Roma per partecipare al convegno sul “Mediterraneo Solidale” organizzato dalla onlus Sol.Id., ha partecipato alla funzione religiosa presso la Chiesa cattolica di Santa Maria in Cosmedin.
“È normale per noi musulmani confrontarci e conoscere cerimoniali e credi differenti dal nostro”, afferma Rima Fakhri dopo aver assistito alla celebrazione della Santa Messa con rito greco-melchita.
Tolti i panni ‘istituzionali’ ci si ritrova tutti a bere caffè e mangiare dolcetti con la Comunità della Chiesa nel cortile retrostante come ogni domenica. Il colloquio tra la donna del consiglio politico ed il Responsabile delle Relazioni estere di Hezbollah con l’archimandrita Monsignor Mtanios Haddad, il rettore della Basilica, lascia anche un po’ stupiti per la semplicità con la quale avviene, a riprova del fatto che eventuali problemi e dissidi religiosi li creiamo solo noi in Occidente.
Quella stessa semplicità palpabile nello stupore dei loro sguardi quando ci ritroviamo in Piazza San Pietro, nel bel mezzo del colonnato del Bernini, davanti alla Chiesa più grande del mondo, al simbolo per eccellenza del cattolicesimo. Prove tecniche di dialogo. Nonostante i piromani di entrambi i fronti.
Ilaria De Candia
La delegazione di Hezbollah in visita a San Pietro
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