Roma, 5 dic – Oggi è la Giornata mondiale del volontariato, ma quante delle associazioni in campo sono realmente animate da vero spirito di solidarietà? Finite spesso sulle cronache per illeciti, negli anni abbiamo appurato come molte associazioni, cooperative, Onlus e Ong, siano in realtà fabbriche di soldi e carriere, oppure, in molti casi, dei veri e propri sistemi di riciclaggio di denaro. Anche il più sporco. Apparati lavorativi in grado di attingere fino a milioni di euro di contributi pubblici, appalti e, cosa forse ancora più vomitevole; donazioni ed eredità fatte con i migliori intenti da ignari benefattori.
In tutto questo fango nel quale sguazzano famose associazioni e i loro dipendenti, da anni il Primato Nazionale segue però anche le attività del volontariato minore. Associazioni che operano in Italia e nel mondo per il prossimo, con un’etica rigida, quasi militare. Sodalizi che non godono di alcun contributo e i cui volontari affrontano grandi spese per aiutare popolazioni colpite da calamità naturali, guerre o crisi economiche. Tra queste, su tutte, abbiamo deciso di intervistare ancora una volta i volontari di Sol.Id Onlus, organizzazione di solidarietà internazionale da anni impegnata nei più difficili fronti e, purtroppo, troppo spesso osteggiata dalle major del volontariato mondialista di matrice progressista, che le istituzioni vorrebbero unico interlocutore.
Quando e perché nasce Sol.Id Onlus?
Sol.Id. nasce nel 2013 dall’iniziativa di un gruppo di giovani volontari europei, impegnati da anni nel campo della cooperazione internazionale. Il fine ultimo di Sol.Id è quello di operare per l’assistenza e il sostegno dei popoli in lotta per la sopravvivenza, la salvaguardia e la difesa della propria cultura e identità. Sol.Id promuove una visione del mondo in cui la solidarietà possa svolgere il ruolo di ponte attraverso cui, i popoli che lo abitano, siano in grado di preservare il mantenimento e la conservazione della propria identità. Un gruppo di persone unite dall’idea di un altro modo di intendere il volontariato, lontano dal nostrano perbenismo di facciata, ma uniti da quell’obiettivo di salvaguardia di quella ricchezza rappresentata dalla diversità delle culture, possibile solamente attraverso la tutela di quelle identità che strenuamente lottano per sopravvivere oggi tra troppe difficoltà. Per contrastare il rullo compressore della mondializzazione liberale, il cui unico e solo obiettivo è uniformare il mondo sotto lo scacco finanziario dei mercati, è necessario il richiamo a quella comunione di intenti tra chi ha ancora il coraggio necessario per combattere l’antica guerra del sangue contro l’oro, stando lontani anni luce da pietismo, assistenzialismo e febbri umanitarie per lavare le coscienze dei benpensanti. Sol.Id inoltre porta avanti una incessante opera di divulgazione della cultura, delle problematiche e dell’identità delle popolazioni che aiuta, proponendo numerosi dibattiti, conferenze e pubblicazioni.
Quali sono i fronti che trovano impegnata Sol.Id?
Abbiamo diverse missioni attive nelle più disparate aree del mondo: Siria, Palestina, Libano, Armenia, Yemen, Birmania, Kosovo, Sud Africa, Kenya, Ucraina… L’area del Mediterraneo è stata diverse volte oggetto delle nostre missioni: questo mare non rappresenta per noi una tomba dei popoli come ormai ci vogliono far credere, ma un vero e proprio faro di civiltà. Questo mare può essere il terreno per sinergie politiche e solidali, per un volontariato identitario che rispetti tutte le culture coinvolte.
Birmania
Per quanto riguarda la Birmania, veniamo coordinati dalla Comunità Solidarista Popoli in un’azione di solidarietà a favore del popolo Karen che, da oltre 60 anni, tenta di resistere alla pulizia etnica messa in atto dalla giunta militare che governa il Paese. Contrari per ragioni etiche al traffico di droga – una delle attività principali del governo di Rangoon – i Karen sono stati costretti a spostarsi nella giungla per sfuggire ai rastrellamenti, agli arresti e alle esecuzioni sommarie, divenendo in pratica profughi all’interno del loro stesso Paese.
Africa
In Africa, attraverso la vendita diretta in Italia dei manufatti etnici prodotti dalle donne keniote, Sol.Id. Onlus intende promuovere lo sviluppo autonomo di questa comunità in modo che preservi, mettendo in atto attività solidali sostenibili, la propria identità e indipendenza senza dover sottostare alle logiche del mercato globale.
Sud Africa
In Sud Africa, Il nostro progetto si concentra attorno al villaggio di Kleinfontein, a 35 km da Pretoria, fondato più di 20 anni fa, ancora prima della fine dell’apartheid, affinché gli Afrikaner potessero vivere in sicurezza e secondo le proprie tradizioni.
Kosovo
In Kosovo, negli ultimi anni Sol.Id. ha compiuto cinque missioni umanitarie, in collaborazione con alcune organizzazioni di volontariato europee, per alleviare le sofferenze della minoranza serba che vive nelle enclavi.
Armenia
In Armenia, Solid, insieme ai volontari francesi di Solidarité Armenie, ha donato materiale medico, materiale agricolo e generatori di elettricità alle popolazioni che vivono nei villaggi al confine nella zona del Gegharkunik, a seguito dell’aggressione illegittima da parte dell’Azerbaigan.
Ucraina
Fin dai primi giorni del conflitto tra Russia e Ucraina, Sol.Id. Onlus ha iniziato una raccolta umanitaria in favore della popolazione civile. Diversi convogli di aiuti umanitari, all’inizio dell’invasione, sono partiti immediatamente alla volta del confine tra Polonia ed Ucraina.
L’attività di Sol.Id in Italia
Oltre alla solidarietà internazionale, sappiamo che Sol.id è molto attiva anche sul panorama nazionale e, in questi giorni, i vostri volontari sono tra il fango di Ischia. Qual’è il vostro ruolo in simili emergenze?
Il nostro ruolo è quello di intervenire immediatamente in contesti di emergenza nazionale. Distanti dagli intoppi burocratici in cui possono incappare molte organizzazioni, il nostro modo di agire è quello di mettere lo zaino sulle spalle e di partire subito in supporto alla popolazione locale. Sol.Id. è dove c’è bisogno che sia. In collaborazione con gli enti pubblici, riusciamo a dare un supporto concreto e reale, attraverso un volontariato d’azione e prontezza, che non tollera gli ingranaggi delle lungaggini amministrative.
Vediamo che settimanalmente Sol.Id svolge raccolte e distribuzioni alimentari alla popolazione in tutta Italia. Che importanza hanno queste azioni nel 2022?
L’Italia ha subito una grave crisi negli anni del Covid, a partire dal 2020. Molte famiglie hanno perso fonti di sostentamento importanti, hanno dovuto affrontare indigenza e difficoltà economiche, sociali e psicologiche. I sintomi di questa crisi si continuano a sentire anche nel 2022 e, purtroppo, ci sono ancora famiglie italiane che hanno bisogno del nostro aiuto pratico che si concretizza con queste distribuzioni alimentari. Il dono è un atto che non solo fa bene alle tasche o alla “pancia”, ma anche e soprattutto al cuore: e noi questo lo proviamo quotidianamente nella gratitudine espressa dal sorriso della gente che aiutiamo. Essere vicini al popolo italiano: questo per noi è un imperativo categorico.
“Aiutateci ad aiutare”
Sol.Id è quasi completamente autofinanziata, con sforzi economici virtuosi da parte dei propri volontari. Cosa possono fare i nostri lettori per aiutarvi con donazioni e, magari, contributi pubblici?
Si può donare il proprio 5 per mille alla nostra Associazione, che è un gesto sicuramente importantissimo per le nostre missioni. È possibile inoltre visitare il nostro sito dove sono attive campagne di raccolta fondi (https://solid-onlus.org/dona/), oppure donare autonomamente al conto intestato a Ass.Vol. Sol.Id. Onlus (IBAN IT-37-H-07601-03200-001016097071), o tramite PAYPAL (volunteers.solid@gmail.com). Potete seguirci e contattarci anche via mail all’indirizzo volunteers.solid@gmail.com, oppure sui social: Facebook (Sol.Id Onlus) e Instagram. La partecipazione ai nostri eventi (conferenze, serate di raccolta fondi, banchetti nelle maggiori piazza italiane) , è un’altra modalità con cui poter contribuire: in queste occasioni si ha sempre il modo di poter donare e conoscere noi e i nostri progetti in maniera più diretta. Vi aspettiamo!
Andrea Bonazza