Roma, 9 giu – Come molti paesi africani anche in Ghana sono tanti a non aver accesso all’energia elettrica: ciò non deve sorprendere visto che in Africa sono 600 milioni le persone prive di questo bene essenziale. C’è però una differenza tra il Ghana stesso dagli altri: il fatto che lì il governo voglia colmare il gap, e cosa più importante voglia farlo con l’impiego dell’energia nucleare.
Il Ghana e il nucleare
Al momento solo 4.483 megawatt di elettricità sono disponibili, ma non basta per coprire i fabbisogni del Paese: per questo il governo vuole costruire una centrale nucleare per produrre entro il 2034 1000 megawatt di energia. Al momento non è chiaro chi costruirà questa centrale, ma il governo sta contattando diverse società, quali la francese EDF, le americane NuScale Power e Regnum Technology Group, la cinese China National Nuclear Corporation, la sudcoreana Kepco e la russa Rosatom.
I precedenti tentativi
Gia’ negli anni Sessanta il Ghana aveva pianificato la costruzione di una centrale nucleare ma poi un colpo di Stato ha cancellato questo progetto. Poi nel 2006 aveva ripreso questo piano, ma non se ne fece niente. Ora il Paese è determinato a costruire la sua centrale nucleare, così da avere energia pulita e a buon mercato. C’e’ da dire che il Ghana non sia l’unico paese africano che voglia coprire la sua domanda di energia puntando sul nucleare: anche il Burkina Faso e Uganda hanno firmato accordi con Russia e Cina per costruire centrale nucleari. Altri Paesi come Marocco, Namibia e Nigeria vogliono abbinare il nucleare assieme al solare e all’eolico per garantire una produzione costante di energia pulita.
Al momento l’unico paese africano con una centrale nucleare e’ il Sudafrica ma presto altre nazioni potrebbero varare programmi similari, per accelerare l’elettrificazione e poter finalmente crescere. Senza energia, si sa, non c’è sviluppo.
Giuseppe De Santis