Roma, 21 lug – Gazprom riapre il North Stream 2 e rilancia le forniture all’Italia, come riporta anche Tgcom24. La crisi del gas, però, rimane solidamente in corso.
Gazprom e Italia
Secondo quanto riportato dall’Ansa, le forniture della Gazprom ripartono anche per quel che concerne l’Italia. Ed è un aumento consistente rispetto al giorno precedente: circa il 71%. Il che, in realtà, compensa la perdita dovuta alle riduzioni delle ultime settimane: i milioni di metri cubi attuali sono infatti 36, un valore simile a quello passato, mentre nei giorni scorsi si rimaneva fermi a 21. L’annuncio di Eni riporta quanto segue: “Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 36 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 21 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi. Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom”.
La crisi del gas rimane in piedi
La crisi non è finita, eppure, nonostante tutto, le forniture di gas dalla Russia continuano ad arrivare. Si fermano, magari entrano in una fase di stallo, si riducono, ma ad oggi, a circa 5 mesi dallo scoppio della guerra, tornano addirittura ai livelli usuali. Nel frattempo, pure il gasdotto Nord Stream, ovvero la più grande linea d’ingresso per il gas russo in Europa, è stato riavviato. Era stato chiuso per un periodo di manutenzione di 10 giorni. Ma gli operatori Gazprom, in quel caso, affermano che il gas non sarà mai fornito alla massima portata: “È infatti assai probabile che la Russia consegni all’incirca le stesse quantità del periodo precedente la chiusura per la manutenzione annuale, intorno al 40% della capacità massima”.
Alberto Celletti