Roma, 22 ago – Parto da uno splendido studio geopolitico. È scritto da Kally Greenhill, risale al 2010 e si intitola Armi di immigrazione di massa (in originale, Weapons of Mass Migration). Il libro, documentatissimo, non è che uno sviluppo argomentato e ricco di esempi della formula a effetto che campeggia nel titolo: l’immigrazione di massa è un’arma nelle mani dei padroni del mondo. I quali la usano, ovviamente, a proprio beneficio: per tutelare i propri interessi e per portare a compimento il proprio tableau de bord.
Un (redditizio) business privato
La Greenhill non si sofferma molto, invero, sul tema sociale ed economico: ossia l’immigrazione di massa come arma per avere schiavi a basso costo, per abbassare i salari e i diritti e per creare lotte orizzontali tra gli ultimi. Il cuore della sua analisi sta altrove: ella mostra come l’immigrazione di massa abbia svolto e seguiti a svolgere una parte dirimente nell’opera di destabilizzazione dei governi. Non di tutti, sia chiaro. Ma di quelli considerati, a torto o a ragione, non allineati con il nuovo ordine mondiale che per capitale ha Washington e per programma la riduzione del mondo interno a open space borderless per il libero scorrimento delle merci e delle persone mercificate.
Il libro della Greenhill è del 2010 e, dunque, non affronta i temi specifici del nostro presente. E, non di meno, de nobis fabula narratur. La Open Arms al largo di Lampedusa – giusto per addurre l’ultimissimo esempio – sembra avvalorare in toto le lucide analisi della Greenhill. Abbiamo, anzitutto, una nave privata, la Open Arms: privata, lo sottolineo. E lo faccio per ricordare che se il pubblico ha per scopo – o dovrebbe avere – la tutela dell’interesse collettivo, il privato ha per obiettivo conclamato la tutela del business privato. Che lo si legittimi con la nobile vernice dei diritti umani e dei salvataggi, del progresso de claritate in claritate, ecc., sempre interesse privato resta. Non lo si dimentichi.
La geografia secondo Soros
Bene, alla nave al largo di Lampedusa viene offerto l’attracco in Spagna. E la nave si rifiuta, lasciando sbigottito il governo spagnuolo. Perché si rifiuta? Perché, se la priorità è davvero salvare vite per mare, non approdare in Spagna (porto sicuro e disponibile), ma continuare in questo inutile braccio di ferro con il governo italiano? Il tutto, come sempre, sulla pelle di chi si dice di voler salvare. Sulla scorta della Greenhill, possiamo dire che è all’opera l’uso di armi di immigrazione di massa: usate ad hoc per mettere sotto scacco il governo gialloverde, reo di essere sovranista, populista, non allineato, e per di più con lo sguardo rivolto verso Cina e Russia. Ormai è chiaro. La geografia di Soros è tale per cui, in qualunque parte del mondo vi troviate, il porto sicuro più vicino è sempre e comunque l’Italia. Per definizione. E chi osi negarlo, è ipso facto un pericoloso xenofobo nemico dei diritti umani.
Governo e immmigrazione
Facile previsione, che facevo poco prima che cadesse il governo gialloverde e si avviassero le trattative per il nuovo governo giallofucsia: appena cade il governo gialloverde, con il trionfale ritorno delle sinistre finanziarie, la nave approda trionfale in Italia. Segnalando che è tornata la civiltà. La civiltà dei padroni. I quali ci stanno mostrando che la sovranità nazionale vale ora ancor meno di niente: la sola sovranità è quella del capitale finanziario sans frontières. L’avete sentito il discorso di Conte in senato? Chiarissimo: basta con le sovranità (liquidate come sovranismi pericolosi), basta con le questioni identitarie. Mancava solo la firma di Soros.
Diego Fusaro
4 comments
Ancora una volta grazie al contributo di Fusaro, che pur partendo da un punto di vista in alcuni casi opposto alla linea del PN, non manca mai correttamente di identificare gli attuali pericoli, “nemici” della nostra Nazione e dei popoli piu’ in generale.
https://www.liberiamolitalia.org/2019/08/13/manifesto-del-comitato-promotore-della-manifestazione-del-12-ottobre/
Non vedo l’ora di un governo tra PD e 5 stelle quante risate e poi quante lacrime io a votare non vado più tanto a che serve se sale chi ha perso apriamo i porti invadiamo l’Italia poi chiedo a.uno del PD di mandare in giro x la.mia città di sera una sua figlia poi vedrà che divertimento finché non si prova sulla propria pelle.non si vuol capire auguri!!!!!
A proposito di umanità perché non si va.nelle marche dove ci sono persone che vivono in casette bollenti d’estate e fredde d’inverno e c’è distruzione dappertutto a dimenticato sono italiani non fanno notizia