Roma, 3 set – Sta tuttora impazzando il totoministri in vista della formazione del nuovo governo giallofucsia. Tra i papabili a ricoprire quello dell’Istruzione, c’è anche il nome del grillino Lorenzo Fioramonti, che già adesso riveste la carica di sottosegretario del Miur. E Fioramonti, a viale Trastevere, ci vorrebbe proprio restare. Del resto, ha numerose idee per rilanciare il mondo della scuola e, in particolare, per farla finita con la piaga del precariato. Una tra le tante? Istituire una tassa sulle… merendine!
«Tassiamo le merendine»
No, non è una bufala, come qualcuno potrebbe pensare. È una proposta che, in tutta serietà, Fioramonti ha avanzato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Secondo l’esponente dei Cinque Stelle, infatti, per dare seguito ai suoi progetti, serve qualcosa come 3 miliardi di euro. Ma Fioramonti ha le idee molto chiare: «Io credo che serva almeno un miliardo aggiuntivo per l’Università e due per la scuola, dobbiamo dare un orizzonte a scienziati e ricercatori che a 45 anni sono ancora supplenti e a quegli insegnanti che non riescono ad entrare nella scuola. I fondi si possono trovare con interventi fiscali mirati, quella che chiamo l’Iva strategica». Che cosa significa? «Servono delle micro tasse di scopo: una tassa sulle merendine, una sulle bevande zuccherate, un’altra sui biglietti aerei. Sono attività o dannose per la salute, le prime due o inquinanti. Con i soldi che lo stato ricava si fanno interventi per la ricerca o la scuola. Abbiamo calcolato – spiega Fioramonti – che solo da questi interventi si possono ricavare 2,5 miliardi».
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Fioramonti punta al Miur
In pratica, tassando le merendine e le bevande zuccherate, il candidato al Miur conta di risolvere il problema del precariato e delle nuove assunzioni. E per quanto riguarda l’aumento degli stipendi degli insegnanti? «Vedremo le possibilità, di certo dobbiamo risolvere il problema delle classi pollaio: i miei figli vanno a scuola in Germania e lì sono 21 in classe. Spero che la sperimentazione dell’educazione civica funzioni e che riusciremo a dare la giusta importanza alle accademie e ai conservatori». Insomma, Fioramonti afferma che «mi piacerebbe portare avanti il percorso che ho iniziato un anno fa» al ministero dell’Istruzione. Le idee (bislacche), di certo, non gli mancano.
Elena Sempione
4 comments
Ho capito bene? I figli del futuro ministro dell’istruzione vanno a scuola in Germania?
Cominciamo male!
Non ho parole, cattivo esempio di fiducia nella scuola italiana!
Herr Fioramonten tasserà anche le scorregge delle mucche che riscaldano il pianeta ….
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[…] dannosi e aumenti di imposte ambientali» e altre «varie modifiche fiscali». Pare però che le merendine non siano state […]